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Gioco pubblico, Sbordoni: “Con decreti attuativi delega fine conflitto di competenze”

04 aprile 2014 - 16:12

Questa mattina si è svolto a Roma, presso la gaming hall Billions, il convegno ‘Gioco Sostenibile’ in cui è stato presentato un importante progetto che vede in primo piano i luoghi stessi in cui si gioca, considerati come i primi attori impegnati nel contrasto al gioco patologico, un tema, e un’emergenza sociale sempre più sotto i riflettori di media, politica e società civile.

Scritto da Redazione
Gioco pubblico, Sbordoni: “Con decreti attuativi delega fine conflitto di competenze”

All’incontro, in qualità di giurista esperto di giochi, è intervenuto l’avvocato Stefano Sbordoni che ha illustrato il quadro normativo in cui ogni linea d’azione e ogni progetto specifico si declina.

Nel corso dell’intervento il legale romano ha raccontato l’evoluzione della normativa del settore sin dalla sua nascita: “Nel 1948 - ha dichiarato - con un decreto legislativo è stata stabilita la riserva di legge sui giochi a favore dello Stato. È un fatto molto importante, soprattutto in questo periodo storico perché è lo Stato stesso che si è attribuito la facoltà esclusiva di esercitare l’attività di raccolta dei giochi, e ha scelto di farlo attraverso un sistema concessorio. Tale sistema - ha continuato l’avvocato Sbordoni - prevede l’individuazione di soggetti, che hanno determinate caratteristiche di affidabilità e di professionalità, ma che hanno anche investito per esercitare un’attività che lo Stato ha destinato a sé stesso. L’evoluzione, nel corso del tempo, è stata molto veloce, tale che la capacità di regolamentazione del titolare della riserva, lo Stato, ha dovuto fare i conti con un sistema in rapido cambiamento, sia dal punto di vista sociologico, della domanda di gioco, sia dal punto di vista tecnico, dell’offerta”.

Secondo l’avvocato Sbordoni, l’intero quadro normativo è complesso: “Rinnegare l’espansione dell’offerta di gioco è possibile solo se non ne si cercano le ragioni, quindi se non si valutano i passi che ci hanno portato al sistema attuale. Un intervento decisivo in materia di contrasto agli eccessi del gioco, e quindi al gioco patologico, è stato quello del Decreto Balduzzi, al cui articolo 7 si prevede un’attività molto importante e articolata di monitoraggio, comunicazione, avvertimento ai giocatori che i gestori e gli esercenti sono tenuti ad attuare. I decreti attuativi della Delega Fiscale, recentemente varata, poi rappresenteranno passaggi fondamentali perché risolveranno il conflitto di competenze dettato da un’emergenza sanitaria ancora tutta da valutare da una parte, e metteranno i necessari paletti nella riorganizzazione normativa del settore, elemento imprescindibile allo stato attuale visti i numerosi interventi scoordinati di alcuni enti territoriali che non hanno avuto coscienza - o forse fiducia - del ruolo e della riserva in materia che lo Stato detiene”.

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