skin

Gioco, Sereni (vicepres. Camera): "Prioritari tutela dei minori e riequilibrio del prelievo fiscale"

20 giugno 2014 - 08:06

Dobbiamo regolamentare il gioco legale e contrastare quello illegale, d'azzardo, recuperando per questa via il gettito fiscale del settore dei giochi pubblici. Al tempo stesso dobbiamo tutelare i minori e affrontare adeguatamente il fenomeno della ludopatia. Mentre tardano ancora ad arrivare le disposizioni attuative dell’articolo 14 in materia di gioco della delega fiscale al Governo a dire la sua sulla vicenda, intervistata da Gioconews.it, interviene anche la vicepresidente della Camera Marina Sereni.

Scritto da Fm
Gioco, Sereni (vicepres. Camera): "Prioritari tutela dei minori e riequilibrio del prelievo fiscale"

 


"Mi vorrei soffermare sulle misure a tutela dei minori, facendo una premessa: lo scorso marzo abbiamo approvato in via definitiva l’articolo 14 della Delega fiscale. Per la prima volta, dopo decenni, abbiamo anche invertito la rotta della politica italiana in materia di gioco d’azzardo. Da un approccio di incentivo e di forte liberalizzazione, si è passati ad un atteggiamento di contenimento e regolazione", esordisce la vicepresidente, eletta nelle file del Pd.

 

TUTELARE I MINORI - "Finalmente la politica ha iniziato a muoversi sul terreno della prevenzione degli effetti dannosi, nel rafforzamento dei divieti di pubblicità. Lo abbiamo fatto pensando a quelle statistiche che ci dicono che nel 2013, circa un milione 250mila studenti delle scuole superiori di secondo grado hanno partecipato a giochi d’azzardo almeno una volta all’anno. Sono quei ragazzi, tra i 15 e i 19 anni che attraverso le app di smartphone o tablet prendono confidenza con meccanismi identici alle slot e poi passano ai giochi fisici oppure on line che prevedono vincite in denaro. Ma non soltanto, ci sono delle app dedicate a bambini dai quattro agli otto anni! Ecco, per quanto mi riguarda, una delle direttrici prioritarie è questa: la tutela dei minori. Su questo c’è una sintonia trasversale da parte di tutte le forze politiche e il Governo si è impegnato, in sede di attuazione della delega, a prendere in considerazione ogni provvedimento opportuno per limitare la diffusione dei giochi rivolti ai minori, anche quelli che erogano vincite diverse dal denaro. C’è un anno di tempo, da marzo, per l’attuazione della Delega, ma se si facesse in sei mesi il testo unico delle disposizioni sui giochi si potrebbe dare un segnale di cambiamento fin dall’inizio del prossimo anno. In questa direzione credo sarebbe molto importante anche la collaborazione degli operatori.

RIORDINARE FISCALITA' DEL GIOCO - Per Sereni, ad essere prioritaria, non è solo la regolamentazione del gioco legale, ma anche la realizzazione di "quella raccolta sistematica della disciplina in un codice delle disposizioni sui giochi e un riordino del prelievo erariale sui singoli giochi, come pure armonizzare aggi e compensi spettanti ai concessionari, riordinare la disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi gravanti sui giochi, rendere praticabile il sistema sanzionatorio. Per non fare di tutta l’erba un fascio e non confondere il gioco pubblico con le attività d’azzardo in mano alla criminalità, voglio fare un riferimento economico sottolineando che il primo rappresenta il 4% del Pil italiano nonostante la crisi. Allargare l’offerta di gioco legale per contrastare quello malavitoso? Ridurre comunque l’offerta, mettendo in conto la riduzione del gettito per il bilancio pubblico?".


LAVORARE SU PIU' FRONTI - La soluzione, per la vicepresidente, è indubbiamente un'organica legge nazionale che metta insieme tutti gli aspetti. "La mia opinione è che abbiamo i mezzi per agire anche subito. Penso che si debba lavorare su più fronti: per i giochi legali bisogna assicurare il riequilibrio del prelievo fiscale tra le entrate derivanti dai giochi tradizionali (Lotto e dintorni) a quelli da slot, Videolotteries, giochi on line. Sull’altro fronte, quello illegale, bisogna intervenire con campagne pubblicitarie che richiamino il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata, con interventi sulla tracciabilità dei flussi finanziari, con azioni mirate contro l’evasione fiscale e tributaria, mettendo a punto una sorta di registro per le scommesse. Proprio per non criminalizzare il gioco, ma anche per far sì che non diventi sinomino di azzardo, criminalità, dipendenza fisica".

 

Articoli correlati