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Piemonte, nuovo disegno di legge sul Gap approda in Giunta

13 aprile 2015 - 09:07

Irap aumentata dello 0,92 percento per i locali con le slot, distanziometro di 500 metri e interventi socio-sanitari a cura delle Asl: sono i cardini del nuovo disegno di legge sul gioco all'ordine del giorno della Giunta regionale del Piemonte, in corso questa mattina. Dopo la prevista approvazione, il provvedimento passerà sotto la lente della conferenza autonomie locali (dal momento che coinvolge i Comuni) e poi in Consiglio regionale.

Scritto da Fm
Piemonte, nuovo disegno di legge sul Gap approda in Giunta

 

Sono undici gli articoli in cui si articola il disegno di legge annunciato dall'assessore alla Sanità Antonio Saitta ai primi di marzo.

 

IN PRIMIS LA PREVENZIONE - La Regione si impegna a promuovere inziative finalizzate alla prevenzione e al contrasto del gioco patologico e al trattamento dei soggetti malati in collaborazione con le Aziende sanitarie locali, soggetti del terzo settore ed enti accreditati per i servizi nell'area delle dipendenze, aasociazioni di categoria in rappresentanza delle imprese e degli operatori del settore. Entro 60 giorni dall'approvazione della legge la Regione s'impegna ad approvare il Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico, di durata triennale.

 

FORMAZIONE PER I GESTORI - Sono inoltre previsti corsi di formazione obbligatoria per i gestori e gli operatori delle sale gioco, l'attivazione di servizi di ascolto dedicati per i giocatori patologici, campagne di informazione e interventi di supporto ai Comuni in caso di azioni legali su tematiche collegate al gioco. Viene vietata qualsiasi pubblicità relativa all'apertura o all'esercizio di sale gioco: ai Comuni spetta la competenza dei controlli, tramite la polizia locale. 

 

 SGRAVI NO SLOT - Per quanti decidono di non installare apparecchi da gioco nei propri esercizi, la legge prevede una riduzione Irap dello 0,92 percento e l'iscrizione ad un apposito albo 'Slot no grazie', curato annualmente dai Comuni. L'assenza di slot diventa anche un requisito essenziale per accedere a finanziamenti regionali e contributi comunali.

 

 

 

 

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