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Regione Marche: 'Gap in crescita, piano sanitario da 4 milioni'

22 marzo 2017 - 15:55

L'Osservatorio regionale dipendenze dà i dati sulla diffusione del Gap nelle Marche, ma è pronto un piano di intervento da 4 milioni di euro in due anni.

Scritto da Redazione
Regione Marche: 'Gap in crescita, piano sanitario da 4 milioni'

 


Un fenomeno prevalentemente maschile, con 344 e 346 casi di uomini a fronte di 74 e 60 donne per gli anni 2014 e 2015. Questi alcuni dei dati sulla diffusione del gioco patologico nelle Marche forniti dall’Osservatorio Regionale Dipendenze, istituito presso l’Agenzia Regionale Sanitaria della Regione)


Secondo il report pubblicato sul sito della Regione, "per la dipendenza da gioco i dati mostrano una 'trasversalità' del fenomeno che tocca sia la popolazione giovanile che adulta e anziana, per la dipendenza da sostanze e da alcol emergono alcune specificità: si registra un incremento dei soggetti con una problematica di sostanze stupefacenti in età giovanissima' (meno di 15 anni e tra i 15 ed i 19 anni) passati da 313 nel 2014 a 368 nel 2015, parallelamente alla presenza, sempre più consistente, di persone in età avanzata (un progressivo invecchiamento dell’utenza in carico con bisogni non solo socio-sanitari ma sempre più di tipo assistenziale)".

 

Un'emergenza a cui la Regione Marche vuole porre rimedio con l'attuazione della legge sul Gap varata agli inizi del 2017, centrata sulla prevenzione e cura di tutte le dipendenze da gioco lecito: divieto di qualsiasi forma di pubblicità del gioco e controllo affidato ai Comuni per il rispetto delle distanze fra apparecchi per il gioco e le scuole, gli istituti bancari e postali, i compro-vendo oro e tutti i luoghi frequentati da minori, giovani e anziani.

La Regione investirà circa 4 milioni di euro in due anni per finanziare il piano d’intervento con l’istituzione del logo 'No Slot' che valorizza chi non installa congegni per il gioco e ogni anno verrà dedicata una giornata al tema. La strategia della Regione per un fenomeno così articolato e in mutamento, è creare un sistema sociosanitario integrato (pubblico e non profit) di servizi ambulatoriali, residenziali e semi residenziali, supportato da una costante analisi per prevenire le dipendenze e fornire una risposta alla pluralità del bisogno di cura.
 

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