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M5S e Lega: 'Lotta al Gap, serviva dare un segnale'

16 luglio 2018 - 11:17

Di fronte alle anticipazioni dei dati Adm sul Gap, M5S e Lega tornano a ribadire l'importanza di un intervento governativo contro il fenomeno.

Scritto da Redazione
M5S e Lega: 'Lotta al Gap, serviva dare un segnale'

 


"Sul fenomeno dell'azzardopatia ci sono numeri che inquietano. E sono quelli presentati da Giovanni Kessler, direttore generale dell’Agenzia dei Monopoli, che ha anticipato alcuni risultati dello studio commissionato all’Istituto superiore della Sanità che sarà presentato a settembre". 


Con un post su Il blog delle stelle, il Movimento cinque stelle torna a parlare di contrasto al Gap, evidenziando i dati sull'incidenza del fenomeno, frutto di una ricerca su 12mila persone.


Emerge che "il 36 percento degli italiani ha giocato almeno una volta. Si tratta di 18,5 milioni di persone, un uomo su due, una donna su tre" mentre arriverebbe a "un milione e mezzo" la quota dei giocatori problematici, "e un altro milione e 400mila sono a rischio.Infine, "tra i problematici il 52 percento gioca con le Awp, il 33 percento con le Vlt, l’11 percento con le scommesse".


Sul tema si è espresso anche l'alleato di governo, la Lega di Salvini, per bocca del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
“Il decreto Dignità è soprattutto di carattere sociale, se vogliamo populista, che manda dei segnali precisi. Ma non si vietano le scommesse, si vieta la pubblicità collegata alle scommesse. Pubblicità che attraverso lo sport arriva a tutti e in particolare può influenzare i giovani. Questa materia era più di competenza del ministro dell’Economia perché negli ultimi anni il movimento delle scommesse ha aiutato la finanza pubblica. Certo ha aiutato e aiuta anche il mondo dello sport professionistico. Tuttavia un primo segnale, condivisibile, andava dato. Può darsi che questo intervento a gamba tesa possa generare in futuro una forma più corretta di aiuto allo sport da parte di queste realtà. È uno stop a un certo tipo di dinamica, proposto non dalla Lega ma dai 5 Stelle. La pubblicità delle scommesse era diventata troppo invadente”.

 

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