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Legge Gap Puglia, Filcams Cgil: 'Modificare legge Bilancio'

10 settembre 2018 - 13:57

I sindacati chiedono modifica della legge di Bilancio della Puglia per scongiurare la chiusura di sale bingo, gioco e scommesse ai sensi della legge sul Gap.

Scritto da Redazione
Legge Gap Puglia, Filcams Cgil: 'Modificare legge Bilancio'

 


"L’autorizzazione per tali attività vale cinque anni e deve essere rinnovata. Noi siamo preoccupati per la sala Bingo di Lecce che dà lavoro a 76 persone, tra impiegati, addetti alla vigilanza ed al servizio di pulizie. La sala si trova nel centro di Lecce, in via Trinchese, a poca distanza da diversi punti sensibili".


Così, il sindacalista Emanuele Sozzo della Filcams Cgil di Lecce esprime le sue preoccupazioni per gli effetti della legge regionale della Puglia sul Gap sulla tenuta dei posti di lavoro nel comparto del gioco, in un'intervista pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno.


"La preoccupazione del sindacato è che la vertenza possa esplodere nel giro di poco tempo. Il Comune di Lecce è al corrente del problema ed ha già raccolto le lamentele di altri centri scommesse, di dimensioni minori, che sono soggetti agli stessi vincoli. La competenza, però, è della Regione Puglia", dice ancora il sindacalista.
 

Per tentare di trovare soluzioni a tale crisi, che sta investendo molte attività del settore in vista della scadenza della autorizzazioni in essere prevista entro fine 2018, è in programma per il 20 settembre in Prefettura un incontro tra le parti sociali e i rappresentanti del governo locale e delle forze dell’ordine.
 
 
"Il problema è politico: senza una modifica alla legge di Bilancio, sale giochi e centri scommesse non hanno molte speranze. Anche ammettendo di aprire un’attività in una zona semi-deserta, nulla esclude che di lì a poco possa aprire una scuola calcio, per dire, oppure un altro obiettivo sensibile che vanifica lo sforzo di mettersi in regola.
Alcuni gestori hanno tentato la strada del ricorso, anche perché avevano ottenuto la licenza proprio nel 2013, ma il Tar Puglia ha rigettato i ricorsi contro il 'distanziometro' voluto dalla Regione.
La situazione si è quindi aggravata e bisognerà capire come muoversi. La scadenza di molte licenze, del resto, è dietro l’angolo", conclude Sozzo.

 

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