skin

Regione Calabria: 'Piano Gap, rete con Asp, polizie e Comuni'

22 novembre 2018 - 10:36

Pubblicato il testo del Piano regionale della Calabria per il contrasto al Gap: fra le linee guida la sinergia con Aziende sanitarie provinciali, forze dell'ordine, Comuni e scuole.

Scritto da Redazione
Regione Calabria: 'Piano Gap, rete con Asp, polizie e Comuni'

È stato pubblicato il Piano regionale di contrasto al Gap approvato pochi giorni fa dalla Giunta della Calabria.

 

Il Piano, in base al decreto del ministro della salute del 6 ottobre 2016, ha i seguenti obiettivi generali: promuovere iniziative per la prevenzione e il contrasto del gioco d’ azzardo; attivare la conoscenza, la ricerca, la mappatura ed il monitoraggio del fenomeno dal punto di vista sociale ed epidemiologico; favorire l’informazione e la sensibilizzazione sulle conseguenze derivanti dal gioco d’azzardo; promuovere le attività di formazione, aggiornamento e qualificazione degli operatori del settore; potenziare l’attività di diagnosi e cura del disturbo da gioco d’azzardo; elaborare ed attivare un modello di intervento integrato, condiviso e sostenibile, misurabile attraverso apposita valutazione ex post; disincentivare il gioco d'azzardo presso le attività commerciali; potenziare e migliorare l’offerta integrata dei servizi per la prevenzione, il contrasto e la gestione del sovra-indebitamento.

 

 

LA STRATEGIA D'INTERVENTO - La Regione Calabria, si legge nel testo del Piano, “con i 17 servizi pubblici Ser.D. dislocati su tutto il territorio regionale ed in collaborazione con i 14 enti del privato sociale accreditato, ha favorito negli anni una politica di integrazione sociale e sanitaria, di garanzia dei diritti delle persone con dipendenza patologica mantenendo il 'sistema di cura' in grado di facilitare l’accesso ai Servizi, fornire prestazioni adeguate e individualizzate.
Si è dato luogo ad un vasto lavoro di collaborazioni interistituzionali tra servizi sociali e sanitari, comunità terapeutiche, enti locali, scuola, forze dell’ordine etc. soprattutto nell’area della prevenzione, riabilitazione e della formazione degli operatori.
In tal senso con l’ultimo Piano di azione regionale sulle dipendenze 2011/ 2014 (Pard Dgr 853 del 12 /72010) è stato evidenziato il problema del Gap e su questa specifica problematica è stato attuato un percorso di formazione e aggiornamento regionale per i servizi pubblici ed il privato sociale accreditato. La Regione Calabria adotta linee d’intervento strategiche definite e attiva accordi formali con gli stakeholders, al fine di garantire la trasversalità della programmazione e delle azioni operative. La focalizzazione delle priorità, la definizione degli obiettivi puntuali e misurabili e dei risultati attesi miglioreranno l’efficacia degli interventi.
La Regione garantirà il monitoraggio e la valutazione delle attività poste in essere, identificando le responsabilità degli enti territoriali e supportando le loro azioni mediante un processo di operatività condiviso.
Gli interventi dovranno basarsi su evidenze di efficacia tramite la valutazione di processo e di esito. Il presente Piano muove dal principio della centralità della persona, e si ritengono elementi qualificanti l’integrazione delle diverse professionalità,il coordinamento e l’integrazione tra i servizi pubblici e del privato sociale accreditato, il coordinamento e il monitoraggio a livello regionale, le azioni capillari sui territori integrate con enti ed istituzioni diverse, la trasparenza dei percorsi previsti e delle attività effettuate.
La costruzione di sinergie e reti territoriali organizzate, prevede la stipula di accordi formali con altri attori, come le Prefetture, le scuole, le forze dell’ordine, i comuni capo fila di ciascun ambito territoriale e le Aziende sanitarie provinciali (Asp). Saranno proprio queste ultime a presentare progetti esecutivi sulla prevenzione, la cura e la riabilitazione inerenti il Gap, di durata annuale, a fronte delle risorse finanziarie stanziate in base alla popolazione di riferimento, e delle azioni definite dal presente piano.
Il coordinamento e la valutazione dei suddetti piani d’intervento verranno gestite presso il settore competente del dipartimento Tutela della salute e politiche sanitarie della Regione Calabria attraverso il gruppo tecnico regionale già istituito e che in sé sintetizza il sistema di intervento per le dipendenze attraverso componenti del pubblico e del privato sociale accreditato.
Per la realizzazione delle attività del piano saranno poi attivate, in ragione delle esigenze di volta in volta individuate, eventuali collaborazioni con altri settori o dipartimenti regionali interessati. Saranno previsti incontri periodici con i responsabili dei Servizi per le dipendenze (Ser.D.), con i rappresentanti del privato sociale accreditato, con le prefetture, con le forze dell’ordine, oltre ad un continuo coordinamento con le Aziende sanitarie provinciali.
Al fine di implementare e coordinare tali attività si prevede l’impiego di risorse umane con competenza qualificata che verranno individuate in base alle esigenze definite dal dipartimento Tutela della salute e politiche sanitarie in fase di attuazione, su proposta della cabina di regia/tavolo tecnico di cui sopra. La strategia regionale prevede anche un continuo controllo e monitoraggio del Piano, al fine di valutare l’efficacia delle azioni e i possibili correttivi da porre in essere”.
 
 
LE AZIONI DI CARATTERE REGIONALE - “La Regione: a) garantisce l’attività di programmazione per la prevenzione, la cura ed il contrasto della dipendenza da Gap, anche attraverso il gruppo tecnico regionale già istituito all’interno del dipartimento Tutela della salute e politiche sanitarie della Regione Calabria e che in sé sintetizza il sistema di intervento per le dipendenze attraverso componenti del pubblico e del privato sociale accreditato, in collaborazione con il dipartimento della Programmazione nazionale e comunitaria e con il dipartimento dello Sviluppo economico, lavoro, formazione e politiche sociali; b) svolge ruolo di sintesi per i monitoraggi dei fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo prodotti dalle singole Asp e li condivide con l’Osservatorio regionale sulle dipendenze (OrdiP); c) collabora con le Asp e gli enti locali per le attività di progettazione territoriale sociosanitaria sul fenomeno del gioco d’azzardo lecito e non; d) coopera con i competenti organi dello Stato e con le forze di polizia nella lotta al gioco illegale; e) rafforza e rende capillare le attività del numero verde già attivo in Regione e dedicato per orientare, informare, accogliere segnalazioni e richieste d’aiuto, assicurando un supporto psicologico e legale ai pazienti affetti da Gap; f) riceve e verifica la rendicontazione semestrale da parte delle Asp relativamente al Piano provinciale per il gioco d’azzardo patologico presentato da ciascuna Azienda; g) elabora una relazione al termine dell’annualità al fine di valutare l’efficacia del raggiungimento degli obiettivi e dell’economia delle scelte; h) elabora il modello di intervento, cui le Asp dovranno uniformarsi che in particolare definisce strategie di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. In particolare il modello dovrà fondarsi su un sistema che preveda, stretta correlazione tra loro, l’ambito della prevenzione e quello della cura e riabilitazione”.
 

Articoli correlati