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Perugia, Consiglio comunale approva modifiche regolamento sul gioco

27 novembre 2018 - 09:53

Il Consiglio comunale di Perugia approva all’unanimità la preconsiliare relativa alle modifiche e integrazioni al regolamento per i giochi leciti.

Scritto da Redazione
Perugia, Consiglio comunale approva modifiche regolamento sul gioco

 

Dopo il contestato rinvio del voto nella seduta del 20 novembre, per mancanza del numero legale, il Consiglio comunale di Perugia ha approvato le modifiche al regolamento sui giochi leciti in quella di ieri, 26 novembre.

"Il regolamento comunale - ricorda l’assessore Cristiana Casaioli - risale al 2005 ed è stato modificato in parte nel 2017 solo con riferimento all’attuazione dei limiti distanziometrici previsti dalla legge regionale 21 del 2014. Necessitava, dunque, di un adeguamento a seguito delle molteplici modifiche intervenute nel tempo ad opera, principalmente, delle norme in materia di sicurezza, della legge finanziaria 2006 (266 del 2005) e della citata legge regionale 21 del 2014".

"Tra le novità più rilevanti - si legge nella nota del Comune di Perugia - con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della dipendenza dal gioco d’azzardo, è stato previsto il divieto assoluto di installazione degli apparecchi da gioco anche in tutti i locali, spazi ed impianti di proprietà dell’ente, oltre che in luoghi di cura, istituti scolastici, sedi e strutture universitarie, pertinenze di luoghi di culto. Nel successivo articolo 10, inoltre, nel ribadire il divieto di apertura di sale giochi a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, centri di vario tipo frequentati da giovani, è stata aggiunta, quale ulteriore luogo sensibile, la stazione ferroviaria Perugia - Fontivegge (Piazza Vittorio Veneto), in relazione al considerevole afflusso di utenti di ogni età nell’arco della giornata e alle esigenze specifiche di tutela della sicurezza urbana dell’area.
 
È fatta salva, in ogni caso, la possibilità per la Giunta, con proprio provvedimento motivato, di individuare ulteriori  luoghi sensibili tutelati ai sensi dell’articolo 10, tenuto conto dell’impatto dell’attività di gioco sul contesto urbano e sulla sicurezza di aree specifiche nonché di eventuali problematiche di viabilità, inquinamento acustico e disturbo alla quiete pubblica. È fatto, inoltre, divieto di apertura di sale giochi nel centro storico della città.
 
Dal punto di vista tecnico, nel regolamento sono stati attuati i principi relativi alla semplificazione delle procedure amministrative di autorizzazione previsti dalla normativa nazionale (legge finanziaria 2006, legge di stabilità 2013 e decreto del Ministero dell’economia e finanze del 2011). Per ciò che concerne la legge regionale del 2014, oltre alle distanze ed al tema dei luoghi sensibili di cui già si è detto, è stata recepita nel regolamento (art. 14) la nuova disciplina in tema di orari delle sale giochi".
 
LE FASCE ORARIE - La fascia oraria ordinaria di attività delle sale giochi è fissata dalle ore 10 alle ore 01 del giorno successivo, mentre per il funzionamento di giochi all’interno di altre attività l’orario è fissato dalle 10 alle 24. È previsto, comunque, che il sindaco con propria ordinanza possa limitare l’orario di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro eventualmente installati all’interno delle sale giochi, per esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica. Si demanda, inoltre, al sindaco di fissare gli orari della attività di raccolta scommesse e delle sale Vlt e delle sale bingo, cioè di quegli esercizi dediti al gioco autorizzati dalla Questura. Il regolamento è stato partecipato ai rappresentanti delle associazioni di categoria e con la Questura di Perugia, prima della sua approvazione in giunta, e nessuno ha formulato osservazioni al testo.
 
IL DIBATTITO IN CONSIGLIO - In apertura di dibattito Rosetti ha presentato un emendamento con cui ha chiesto di inserire all’art. 10 comma 3 tra i luoghi sensibili anche la stazione di Ponte San Giovanni. Aprendo il dibattito Bistocchi ha stigmatizzato il comportamento del gruppo di Fdi, reo – a suo dire – di aver fatto saltare la scorsa settimana l’approvazione dell’importante pratica. Si tratta di un tema di cui il Consiglio comunale si è occupato molto anche grazie alle iniziative messe in campo dal Pd specie per ciò che concerne la vicenda di Porta Pesa. Lì, in virtù di una mobilitazione generale, è stato possibile scongiurare l’apertura di una sala scommesse a pochi metri dalle scuole. La capogruppo ha riferito che molti hanno cercato di far passare una sorta di diversificazione tra le sale giochi e le sale scommesse; per fortuna tuttavia, proprio su proposta del Pd, è stata accolta l’equiparazione tra le due fattispecie con conseguente tutela a 360 gradi della collettività contro il gioco d’azzardo. Sorcini ha fatto notare che l’approvazione del regolamento non può risolvere ogni problema, perché molto c’è da fare per tutelare in concreto i giovani. In commissione, infatti, è stato spiegato dalla vice comandante dei vigili che non vi attualmente il personale sufficiente per effettuare i controlli; dunque per ottenere risultati servirà la rivisitazione della pianta organica, ma soprattutto si dovrà lavorare per far capire alle famiglie che i compiti principali in materia di controlli spettano proprio alle famiglie. Per Giaffreda il regolamento è importante ed è stato, non a caso, condiviso da tutti. Certamente esso non potrà risolvere tutti i problemi; tuttavia aver posto delle regole precise rappresenta un buon inizio e consente alla città di prendere coscienza del tema.
 
La priorità di intervento in questa materia resta comunque la prevenzione soprattutto in relazione alle fasce più giovani, e dunque esposte, della popolazione.
 
Secondo Cagnoli con il regolamento si è compiuto un passo importante per limitare una piaga sociale, troppo spesso nascosta. Tra gli aspetti più qualificanti dell’atto – a parere del consigliere FI – vi è la particolare tutela che si è deciso di riservare alla zona di Fontivegge, quartiere della città da tempo in difficoltà e bisognoso di una politica di riqualificazione come è quella in atto da parte dell’attuale amministrazione. Altro aspetto di rilievo nel regolamento l’aver posto dei punti fermi sugli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali che ospitano slot e simili, in modo tale da limitare i rischi negli orari più predisposti (ossia quelli notturni).
 
Anche Rosetti, come Sorcini, ha evidenziato l‘importanza dei controlli, ritenendo che non basti fissare delle regole per ottenere risultati se le stesse non vengono fatte puntualmente rispettare. Anzi in assenza di un controllo e di una adeguata sanzione per le violazioni tutto il sistema rischia di essere poco credibile, dando l’impressione di favorire i comportamenti sleali. Proprio in questa direzione Rosetti ha ricordato di aver formulato in prima commissione una proposta: si tratta di protocolli d’intesa con i Monopoli di Stato per poter acquisire i dati sull’utilizzo delle slot/macchinette che, necessariamente, arrivano in tempo reale per via telematica. Ciò al fine di accertare (tramite la tracciabilità) se gli orari consentiti per l’utilizzo delle stesse vengono rispettati o meno.
 
MARCHIO NO-SLOT - L’assessore Cristiana Casaioli ha manifestato soddisfazione per la condivisione unanime che il regolamento ha ricevuto in Commissione e Consiglio, a conferma dell’ottimo lavoro che su questo tema è stato fatto. “La città di Perugia – ha commentato l’assessore – può a tutto diritto qualificarsi come città 'no-slot'. Fin dal giugno del 2016, infatti, il Comune di Perugia ha aderito al 'Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo', con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo patologico.
 
Per questo, alla luce della facoltà concessa ai Comuni dalla normativa regionale, abbiamo stabilito il divieto assoluto di installazione degli apparecchi da gioco anche in tutti i locali, spazi ed impianti di proprietà dell’ente, oltre che in luoghi di cura, istituti scolastici, sedi e strutture universitarie, pertinenze di luoghi di culto. Allo stesso modo, nel ribadire il divieto di apertura di sale giochi a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, centri di vario tipo frequentati da giovani, abbiamo inteso individuare quale ulteriore luogo sensibile la stazione ferroviaria Perugia - Fontivegge (Piazza Vittorio Veneto), in relazione al considerevole afflusso di utenti di ogni età nell’arco della giornata e alle esigenze specifiche di tutela della sicurezza urbana dell’area. Riteniamo, infatti, che questa sia un’area particolarmente delicata che richiede un’attenzione specifica ed una progettualità mirata che, non a caso, è già in corso dall’inizio del mandato”.
 
L'assessore ha chiarito che "nel regolamento si è provveduto in maniera definitiva a recepire la normativa sugli orari di apertura e chiusura delle sale giochi, sale scommesse e vlt al fine di fissare regole certe che favoriranno i controlli e le sanzioni nei confronti dei comportamenti scorretti. Il passo successivo – ha concluso Casaioli – dopo l’approvazione del regolamento sarà potenziare i controlli per rendere efficaci le regole fissate".
 
 

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