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Rdc e gioco: 'La tassazione incide sul margine e crea instabilità'

04 febbraio 2019 - 16:37

In audizione in commissione in Senato sul Dl su reddito di cittadinanza e pensioni anche i rappresentanti di Acadi e di Lottomatica.

Scritto da Anna Maria Rengo
Rdc e gioco: 'La tassazione incide sul margine e crea instabilità'

Anche i rappresentanti di Acadi e di Lottomatica in audizione informale, in commissione Lavoro in Senato, sul decreto legge sul reddito di cittadinanza e quota cento, che prevede misure anche in materia di gioco, in particolare (ma non solo) l'innalzamento del Preu per le slot, non più "solo" l'1,35 percento previsto dalla legge di Bilancio 2019, ma di un ulteriore 0,65 percento. Quindi, il 2 percento a partire dal 1° gennaio 2019.

"In questi mesi più volte dimostrato la nostra volontà a interloquire per mettere a disposiizone la nostra esperienza su temi che ci riguardano direttamente. La nostra associazione - afferma il presidente di Acadi, Geronimo Cardia - porta nelle casse dello Stato il 70 percento del gettito erariale che viene generato dalla spesa dei giocatori e che si attesta sui 18 miliardi di euro".

Cardia evidenzia: "Il sistema concessorio sta consentendo allo Stato di avere a disposizione strumenti per assicurare il rispetto della legalità e delle regole del gioco, stiamo dando contributo per presidiare la legalità".

Il presidente di Acadi sottolinea come il livello di tassazione si sia incrementato nel tempo di diversi punti percentuali e sia sostanzialmente raddoppiato per le slot, mentre per le Vlt si è passati dal 2 a oltre 7 percento. "Questi aumenti non possono essere paragonati a semplici aumenti di tariffe, ma vanno a incidere sul margine, questo fa la differenza e determina la non stabilità del sistema, come afferma l'Ufficio parlamentare di bilancio". Cardia evidenzia: "I distanziomentri che sono previsti sono viziati da un errore tecnico: sono talmente tanti i luoghi sensibili ed è così ampio il raggio di interdizione che si individuano solo aree coperte dal divieto. Questo comporta che a una domanda di gioco che esiste interviene un'offerta non più legale, ma che è espulsa, ma illegale. Come i totem. Se non riusciamo ad avere uan stabilità del sistema concessorio temiamo fortemente di non riuscire a finanziare le misure di politica economica volute dal governo".

Il rappresentante di Lottomatica, Alberto Giorgetti, aggiunge: "l'intervento costante nell'attesa di entrate aggiuntivo per oltre 1 miliardo di euro, una cifra consistente che dal nostro punto di vista dovrebbe essere contemperato da una valutazione degli aspetti di carattere industriale". Quanto alla tassazione aggiuntiva del 10eLotto, prevista dal Dl sul Rdc: "Ci sono aspetti di carattere industriale che possono impattare sul mercato e rischiare di condizionare in maniera negativa la raccolta". I rappresentanti del concessionario ricordano che si intravedeva una riforma organica del settore del gioco in Italia: "Sarebbe utile per garantire l'efficienza degli interventi, pensare a una riorganizzazione complessiva dell'offerta. Ora ci sono contraddizioni e problematiche, con territori che effettuano scelte che vanno a condizionare la raccolta, poi ci sono interventi con ritmo accelerato e che hanno impatto sugli investimenti e sulal resa complessiva. Per questi motivi la nostra impressione sarebbe utile usare i prossimi mesi per andare verso un'armonizzazione complessiva e capire quale potrà essere il futuro del gioco in Italia".  Lottomatica ricorda come il settore dia lavoro a 120mila lavoratori, compresi la filiera e i punti vendita.
 
Un passaggio anche sul dialogo con il settore degli apparecchi senza vincita in denaro: "C'è la possibilità di mettere i due sistemi a confronto", afferma Giorgetti, ricordando che esistono già delle norme in proposito.

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