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Gap, M5S: 'Ricostituire la Consulta nazionale per la salute mentale'

21 febbraio 2019 - 08:56

Interrogazione al ministro della Salute, in commissione Affari sociali, dei deputati del Movimento 5 Stelle su Gap e salute mentale.

Scritto da Roberta Falasca
Gap, M5S: 'Ricostituire la Consulta nazionale per la salute mentale'

I deputati del Movimento 5 Stelle D’Arrando, Di Lauro, Massimo Enrico Baroni, Bologna, Lapia, Mammì, Menga, Nappi, Nesci, Provenza, Sapia, Sarli, Sportiello, Trizzino, Troiano e Leda Volpi, in commissione Affari sociali, hanno chiesto, tramite un'interrogazione al ministro della Salute se il Governo intenda adottare iniziative per ricostituire la Consulta nazionale per la salute mentale al fine di affrontare i nuovi disturbi mentali, tra cui i disturbi legati alla depressione e i disturbi dell’ansia, i disturbi alimentari, i disturbi dell’attenzione, i già vasti problemi legati all’autismo e il gioco d’azzardo patologico.

"La legge numero 180 del 1978, nota anche come 'Legge Basaglia' - spiegano i deputati - è un caposaldo della legislazione nazionale in tema di disabilità mentale che ha avuto il merito di porre fine ad un trattamento inumano delle persone con disabilità mentale, disponendo la chiusura degli ospedali psichiatrici cosiddetti manicomi: passando da una logica di esclusione sociale e di emarginazione ad una di responsabilità verso il malato, di trattamento umano, di garanzia dei diritti umani ed inclusione all’interno della società".
 
"Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità - spiegano ancora i depuatati - tale legge è uno dei pochi eventi innovativi nel campo della psichiatria su scala mondiale, attualmente il sistema dei dipartimenti di sanità mentale svolge il ruolo di interfaccia primaria con i malati psichiatrici, anche se con carenza di risorse e personale adeguato e con strutture mancanti o inidonee.
 
Negli ultimi anni sono emersi nuovi disturbi mentali, tra cui il gioco d’azzardo patologico. L’assistenza psicologica all’interno delle scuole può essere uno strumento efficace per la prevenzione e la diagnosi precoce, utili a contrastare l’insorgere e lo sviluppo di malattie psichiche.
 
È pressoché assente uno strumento di gestione emergenziale della salute mentale, che possa trattare quei casi che necessitano un intervento urgente e che invece vengono trattati con personale sanitario non formato in maniera specifica".
 
"Investire in azioni atte a prevenire il disturbo mentale, comporterebbe, se non nell’immediato, quanto meno nel medio e nel lungo periodo, ingenti risparmi nella spesa pubblica, dovuti a minori spese sanitarie ed assistenziali. Sono trascorsi circa 18 anni da quando la Consulta nazionale per la salute mentale, creata presso il ministero della Salute, ha terminato i propri lavori. Essa diede grande impulso ad una discussione molto fertile sul tema della disabilità mentale, dando inizio ad una serie di rinnovamenti e aggiornamenti importanti.
 
Oggi si rende necessario e improrogabile ricreare nuovamente tale organo, con la partecipazione di dirigenti esperti del ministero della Salute e del ministero della Giustizia, di esponenti delle società scientifiche più rappresentative a livello nazionale di psichiatria, dell’università e della ricerca, e di associazioni di pazienti e di familiari, di referenti delle regioni e degli ordini professionali".

 

 

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