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Def e gioco, alla prova delle Aule di Senato e Camera

18 aprile 2019 - 08:07

Nella giornata di oggi, giovedì 18 aprile, il Def con le disposizioni sul gioco, sarà esaminato nelle aule di Senato e Camera.

Scritto da Redazione
Def e gioco, alla prova delle Aule di Senato e Camera

Oggi, giovedì 18 aprile, alle 15, le aule di Senato e Camera incardinano il Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2). Le dichiarazioni di voto sono previste in serata, con diretta televisiva.

La commissione Bilancio, nella giornata di ieri mercoledì 17 aprile, con la relazione del senatore Marco Pellegrini e della senatrice Erica Rivolta, ha avviato l'esame del Def sul quale, questa settimana, le commissioni congiunte quinta al Senato e quinta Camera hanno svolto un ciclo di audizioni.
 
"Con riferimento ai sottosettori della pubblica amministrazione - si legge nel testo, nella sezione del programma di stabilità - i provvedimenti adottati migliorano l’indebitamento netto delle amministrazioni centrali.
 
Tra le disposizioni rilevano quelle che stabiliscono l’incremento del prelievo erariale unico sugli apparecchi per il gioco d’azzardo collegati alla rete telematica.
 
Per limitare il fenomeno dei disturbi da gioco d’azzardo - si legge ancora nel testo - è stato imposto il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, con qualsiasi mezzo effettuata, relativa a giochi e scommesse con vincite in denaro, stabilendo opportune misure sanzionatorie in caso di violazione.
 
Gli effetti della manovra di finanza pubblica 2019-2021 sull'indebitamento netto della pubblica amministrazione, per quanto riguarda le disposizioni in materia di giochi sono 0 per il 2018, 768 milioni per il 2019, 695 milioni per il 2020 e 695 milioni per il 2021.
 
Gli effetti del decreto legge 4 del 2019 sull'indebitamento della pubblica amministrazione, sempre per quanto riguarda il gioco, sono 0 per il 2018, 407 milionie per il 2019, 377 milioni per il 2020, 356 milioni per il 2021.
 
Per quanto concerne il recupero maggiorazione acconti Preu 2019, zero per 2018, 2019, 2021 e 70 milioni per il 2020.
 
Nel dettaglio - continua il testo - lo scostamento negativo delle imposte indirette è imputabile a una generalizzata flessione di tutte le principali voci d’imposta (imposta di bollo, imposta sulle successioni e donazioni, imposta sull’energia elettrica e addizionale, imposta unica sui giochi, Preu).
 
Il maggior gettito registrato nella categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco (+423 milioni) è ascrivibile sia ai maggiori introiti relativi al gioco del lotto e SuperEnalotto (+209 milioni), sia all’aumento delle altre entrate rientranti nella categoria, tra le quali è ricompreso il prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco (+28 milioni).
 
Favorevole l’andamento del gettito per le imposte comprese nella categoria del Lotto, lotterie ed altre attività di gioco (+48 milioni), mentre quello relativo ai Monopoli ha registrato minori riscossioni per 13 milioni.
 
Per le altre entrate, per l’anno 2019, le misure della legge di bilancio determinano minori incassi stimati complessivamente per 1.758 milioni, principalmente come conseguenza delle disposizioni che ridefiniscono le modalità di realizzazione del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica da parte delle Regioni a statuto ordinario (-2.496 milioni).
 
Quanto alle maggiori entrate - si legge ancora - i principali effetti sono dovuti alla previsione dei versamenti all’entrata del bilancio dello Stato per la parziale dotazione del Fondo di ristoro per i risparmiatori danneggiati dalle recenti crisi bancarie (+500 milioni) e per i rinnovi contrattuali (+140 milioni), nonché a incrementi di gettito (+71 milioni) in relazione alle proroghe delle concessioni per il gioco del bingo e delle scommesse ippiche e sportive.
 
REVISIONE TASSAZIONE SUI GIOCHI - Viene disposto l’incremento, a decorrere dal 1° gennaio 2019, dell’1,35 per cento e dell’1,25 per cento delle aliquote del prelievo erariale unico (Preu) applicabili, rispettivamente, agli apparecchi cd new slot e videolottery. Inoltre è aumentata l’aliquota dell’imposta unica sui giochi a distanza (dal 20 al 25 per cento del margine lordo, ossia della differenza fra raccolta e premi restituiti ai giocatori), sulle scommesse a quota fissa su rete fisica (dal 18 al 20 per cento) e a distanza (dal 22 al 24 per cento) e sulle scommesse simulate (dal 20 al 22 per cento)".

 

 

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