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Bologna, Aitini: 'No a nuove sale slot e scommesse in centro storico'

09 luglio 2019 - 07:34

L'assessore Alberto Aitini presenta regolamento per l'esercizio del commercio nel centro storico di Bologna, per 3 anni non potranno aprire sale slot e scommesse.

Scritto da Redazione
Bologna, Aitini: 'No a nuove sale slot e scommesse in centro storico'

Da oggi per tre anni non potranno più aprire nel centro storico nuovi bar, ristoranti, negozi di vicinato, supermercati, money change, money transfer, phone center, compro oro, internet point, sale slot e attività di scommesse. Tuteleremo inoltre le attività storiche anche con incentivi e forme di sostegno. Rientra tutto nel Regolamento per la tutela del patrimonio storico, culturale e artistico del cuore della nostra città. È la nostra ricetta per evitare ad esempio nuove vie piene di locali che hanno creato tanti problemi. Valorizziamo il centro storico con un’attenzione particolare a residenti e commercianti e lo rendiamo più vivibile per tutti”.

 

A dichiararlo è Alberto Aitini, assessore al Commercio del Comune di Bologna, commentando l'approvazione nell'ultima seduta del consiglio comunale del “Regolamento per l'esercizio del commercio nelle aree urbane di particolare valore culturale”.  

 

La delibera emendata dall'assessore proponente, è stata approvata con 27 voti favorevoli (sindaco, Partito Democratico, Città comune, Movimento 5 stelle, Insieme Bologna, Coalizione civica, gruppo Misto), 3 astenuti (Lega nord) e 2 non votanti (Forza Italia), così come la sua immediata esecutività.
 
Il regolamento nasce dall'orientamento assunto dall'amministrazione comunale di presentare la candidatura dei portici di Bologna a ‘Patrimonio dell’Umanità’ Unesco e per questo perseguire la valorizzazione del territori con alcune azioni ben precise: “individuare percorsi e misure di contrasto a situazioni di incuria, attraverso l’adozione di una disciplina delle attività e dei fruitori dell’area individuata e della zona di protezione; mitigare il disagio legato all'eccessivo consumo di alcol, non in linea con le connotazioni del centro ed il rispetto del decoro urbano; utilizzare gli appositi regimi amministrativi introdotti dal D. Lgs. 222/2016 sia per l’avvio di nuove attività sia per la possibilità di vietare l’inserimento di alcune categorie di attività commerciali non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione delle aree di pregio; difendere la vocazione storica delle aree e contrastare il deterioramento delle condizioni del territorio, al fine di restituire le condizioni di valorizzazione e vivibilità per i cittadini, i turisti e fruitori”.
 
Il regolamento verrà adottato in via sperimentale per un arco temporale limitato alla durata di tre anni, uno strumento regolamentare ad hoc, finalizzato alla realizzazione di un miglior contemperamento tra la tutela del patrimonio artistico, la promozione dell'iniziativa commerciale e la salvaguardia delle attività tradizionali. Nell’ambito del regolamento è prevista una disciplina transitoria che definisca l’ambito temporale di operatività delle nuove disposizioni, al fine di evitare sovrapposizioni con l’iter procedimentale già avviato alla data di entrata in vigore del nuovo regolamento.
 

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