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Basilicata, Bardi: 'Riordino gioco, Governo vari norme nazionali'

20 luglio 2019 - 07:02

In Basilicata la legge sul gioco stenta ad essere recepita dai Comuni: la palla ora è nelle mani del presidente della Regione, Vito Bardi, che chiede al Governo norme nazionali.

Scritto da Fm
Basilicata, Bardi: 'Riordino gioco, Governo vari norme nazionali'

Si succedono le elezioni, cambiano i governi – locali e non – ma la sostanza sembra essere quasi sempre la stessa, nel mondo della legislazione sul gioco e non solo: si fanno le leggi, ma poi il difficile è applicarle.
Fra i casi più illustri in questo campo, complice la perdurante mancanza della normativa nazionale attesa fin dai tempi dell'intesa in Conferenza unificata del 2017 e nonostante le promesse di riordino in sei mesi fatte con il decreto Dignità (nell'estate 2018), c'è la Basilicata.
Dotata di norme specifiche sul gioco dall'ottobre 2014, ma alle prese con evidenti difficoltà attuative, nonostante la conferma della sua validità arrivata dalla Corte Costituzionale sul finire dello scorso anno.


Una "patata bollente" finita nelle mani di Vito Bardi, nuovo presidente della Regione Basilicata dal 24 marzo, che commenta: "Il riordino del settore del gioco, avviato dal Governo, deve irrobustirsi attraverso normative nazionali applicabili e sanzionabili che si occupino non solo della limitazione degli apparecchi, ma che prevedano anche misure idonee a limitare, in termini concreti, i fenomeni sociali che sottendono alla diffusione del gioco patologico.
Non si tratta di regolamentare solo limiti orari di gioco, distanze da attività commerciali, scuole, chiese o altro.
Si deve affrontare, a livello centrale, l’intera e complessa materia per trovare, di concerto con gli operatori del settore, soluzioni valide e applicabili". 

Il governatore, già vice comandante generale della Guardia di Finanza ed eletto nelle fila del centrodestra, rivendica le azioni compiute dalla sua regione anche in tempi recenti e per il futuro promette nuovi interventi. "Con un avviso pubblico per il Terzo settore la Regione Basilicata ha già stanziato fondi per organizzazioni impegnate nel contrasto di Gap e dipendenze. Il gioco patologico è fra le aree di intervento della Regione Basilicata che ha finanziato diverse iniziative e progetti di rilevanza regionale, promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.
Riguardo alla scarsa possibilità di applicazione della nostra legge regionale auspichiamo di poter agire, prima possibile, partendo da linee guida nazionali condivise".

 

Su quest’ultima questione non potevamo non interpellare il consigliere del Movimento cinque stelle della Basilicata, Giovanni Perrino, firmatario nella passata consiliatura di una mozione sul mancato recepimento della legge da parte dei Comuni insieme con l'ex collega Giannino Romaniello (Gm). "Anche in questo nuovo mandato, la nostra linea non cambia. Sicuramente ci adopereremo per capire a che punto è l'applicazione delle norme.
Nel frattempo, qualche ente locale si è mosso in tal senso, come Pisticci (Mt), dove il sindaco ha fatto un'ordinanza ad hoc.
Il nostro impegno viene da lontano: prima siamo intervenuti con un emendamento alla legge sul gioco per accorciare i tempi di adeguamento al distanziometro di 500 metri degli esercizi commerciali con offerta di gioco, entrato quindi in vigore dal gennaio 2017; in seguito abbiamo inviato delle Pec alle Questure di Matera e di Potenza, cercando di sollecitare interventi celeri a riguardo. Ci sono state parecchie resistenze e poche risposte da parte delle amministrazioni.
Finora abbiamo registrato continui rinvii, con la scusa che prima bisogna trovare l'omogeneità a livello nazionale, l'accordo fra Regioni e Governo.
Prendiamo atto del fatto che la sentenza confermativa della Corte costituzionale di fatto non è servita, nonostante ci si renda conto che nei comuni dove sono state applicate norme restrittive si sono avuti riscontri positivi nella lotta al Gap".

 

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