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'No Slot', dal Comune di Venezia una targa a chi non installa apparecchi

03 settembre 2019 - 10:02

Ai titolari di attività commerciali che non hanno mai installato apparecchi o che li hanno rimossi dai loro esercizi verrà conferita una targa di ringraziamento dal Comune di Venezia.

Scritto da Redazione
'No Slot', dal Comune di Venezia una targa a chi non installa apparecchi

Il Comune di Venezia, nell'ambito delle attività promosse per prevenire e contrastare la ludopatia e il gioco d'azzardo patologico, provvederà a  ringraziare singolarmente i titolari delle attività economiche che, nel corso di questi anni, non hanno mai installato o hanno rimosso dai loro locali gli apparecchi slot, Vlt, Awp.

Sarà cura dell'amministrazione comunale, attraverso un suo rappresentante,  consegnare ufficialmente una targa di ringraziamento ad ogni attività economica che ne farà richiesta compilando il modulo online disponibile all'indirizzo https://www.comune.venezia.it/it/content/modulo-richiesta-il-rilascio-dellattestato-no-slot.
 
All'iniziativa potranno aderire bar, osterie, ristoranti, pizzerie, tabaccherie e tutte le altre attività che, pur avendone possibilità, hanno deciso di non installare gli apparecchi per il gioco o di rimuoverli se precedentemente installati.
 
"Da tempo - commenta l'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini - la nostra amministrazione si è contraddistinta per la grande attenzione e preoccupazione per il fenomeno della ludopatia e la proliferazione di macchine per il gioco con vincite in denaro. Nei mesi precedenti al nostro insediamento, nel territorio comunale, si è registrato un preoccupante aumento di aperture di nuove sale slot e di nuove installazioni di apparecchi Vlt in tantissimi esercizi commerciali. Da subito ci siamo attivati per varare una serie di provvedimenti in grado di contrastare questa allarmante proliferazione e per tutelare la salute e l'integrità delle persone più fragili e del patrimonio delle famiglie.
 
Ricordo, tra le varie iniziative, l'approvazione di un nuovo regolamento in materia di giochi che ha avuto il merito di interrompere questa preoccupante diffusione, impedendo l'apertura di sale slot vicino ai luoghi sensibili e individuando delle fasce orarie di tutela per i soggetti deboli, all'interno delle quali è proibito l'uso dei suddetti apparecchi in tutti i locali. Questo regolamento, che ha evitato l'apertura di tante sale vicino a scuole e siti sensibili, ha fatto scuola in Italia ed è preso a modello da molte amministrazioni.
 
Ma non si lavora solo sul piano repressivo: nell'attesa che anche il Governo centrale decida di tutelare i soggetti deboli e di introdurre una nuova normativa in merito, il Comune ha avviato anche numerose attività di prevenzione, in forte collaborazione con i servizi per la dipendenza.
 
Con quest'ulteriore ultima iniziativa - aggiunge Venturini - intendiamo riconoscere l'impegno e il forte senso di responsabilità di tutte le persone titolari di attività economiche che hanno deciso di non installare macchinette vlt o simili nei loro locali. Si tratta di un ringraziamento ufficiale, da parte del Comune di Venezia, per la testimonianza e l'aiuto dimostrato nell'affrontare questa piaga sociale. La scelta di queste persone non deve passare inosservata, ma deve essere apprezzata e sostenuta dalle istituzioni, dalla comunità e dalla clientela.
 
Sicuramente un gesto semplice, ma portatore di un grande significato simbolico e morale, che speriamo di riuscire a trasmettere personalmente a tutti gli esercenti e commercianti che incontreremo durante la consegna dell'attestato. Il mio ringraziamento va a tutte le attività che vorranno  aderire all'iniziativa, ai loro clienti, che ogni giorno scelgono quei locali, e alle associazioni di categoria che, sono certo, ci aiuteranno ad  informare i loro associati circa l'importanza di questa iniziativa".
 
Per ricevere l'attestato 'NoSlot' è sufficiente compilare il modulo online alla pagina del sito precedentemente indicata, dichiarando di non aver installato o aver rimosso gli apparecchi per il gioco di cui i cui all’art. 110, comma 6 (es.: Awp e Vlt) o 7 lettere a), c) e C-bis).
 
 

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