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Governo Conte 2: Gualtieri all'Economia, Boccia agli Affari regionali, Bellanova al Mipaaf

04 settembre 2019 - 13:42

Roberto Gualtieri è il nuovo ministro dell'Economia del governo Conte 2: un esperto di materie economiche e comunitarie, ma anche di gioco. 

Scritto da Ac
Governo Conte 2: Gualtieri all'Economia, Boccia agli Affari regionali, Bellanova al Mipaaf

 

È Roberto Gualtieri, eurodeputato Pd e presidente della Commissione problemi economici dell’Europarlamento, il ministro dell’Economia del nuovo governo "giallorosso" appena costituito tra Partito democrativo e Movimento 5 Stelle e guidato da Giuseppe Conte.

A ufficializzare la nomina è proprio il premier, direttamente dalla sala stampa del Quirinale, subito dopo l'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mentre il deputato del Pd, Francesco Boccia, nominato agli Affari Regionali e le Autonomie. Il deputato Leu Roberto Speranza viene invece nominato ministro della Salute, guardando ai dicasteri chiave per il gioco pubblico.

Una nomina, anticipata da GiocoNews.it,  che appariva certa a Bruxelles già stamattina, dove Gualtieri non ha presieduto la sua Commissione in un giorno particolarmente importante come quello dell’audizione di Christine Lagarde, futura governatrice della Bce dopo Mario Draghi.
 
CHI È IL NUOVO MINISTRO DEL MEF - Professore associato di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e vice direttore della Fondazione Istituto Gramsci, Gualtieri, 53enne eurodeputato del Pd è autore di numerosi libri ed articoli sulla storia italiana e internazionale del XX secolo e sul processo di integrazione europea. Collabora a diversi quotidiani e riviste, ha diretto il Rapporto annuale sull'integrazione europea per l'editore Il Mulino. Membro della segreteria romana dei Democratici di Sinistra tra il 2001 e il 2006, nell'ottobre 2006 è stato uno dei tre relatori del convegno di Orvieto che ha dato il via alla costruzione del nuovo partito e ha successivamente fatto parte della commissione di "saggi" nominata da Romano Prodi che ha redatto il "Manifesto" per il Partito democratico.
Nel 2007 è stato eletto all'Assemblea nazionale del Partito Democratico, nel 2008 è entrato a far parte della Direzione nazionale, dove è stato rieletto nel gennaio 2014. Nella primavera del 2009 è stato eletto deputato europeo per il PD nella circoscrizione Italia Centrale. Nel luglio 2009 è stato nominato titolare della Commissione per gli Affari Costituzionali, e della Sottocommissione per la Sicurezza e la Difesa, in cui ha ricoperto l'incarico di coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici; membro sostituto della Commissione per gli Affari Esteri e della Commissione per i Bilanci, in cui ha ricoperto l'incarico di relatore permanente per il bilancio.
Nel 2010, è stato nominato negoziatore per il gruppo dei Socialisti e Democratici sull'istituzione del servizio europeo per l'azione esterna (con il deputato Ppe Elmar Brok e il deputato Alde Guy Verhofstadt). È stato inoltre co-relatore in commissione Bilanci del bilancio rettificativo 6/2010 relativo all'istituzione del Seae.
Nel 2011, è stato nominato co-relatore (con Elmar Brok) sul progetto di decisione del Consiglio europeo che ha modificato l'articolo 136 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea relativamente a un meccanismo di stabilità per gli Stati membri la cui moneta è l'euro. In commissione Sicurezza e difesa, è stato relatore sullo sviluppo della politica di sicurezza e di difesa comune a seguito dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona. Alla fine del 2011 è stato nominato (con Elmar Brok, Guy Verhofstadt e Daniel Cohn-Bendit) membro della squadra che ha negoziato a nome del Parlamento europeo il Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria (il cosiddetto "Fiscal compact"). Dal 2012 ha ricoperto l'incarico di coordinatore per il gruppo S&D nella Commissione Affari Costituzionali. È stato inoltre nominato membro sostituto della Commissione Affari economici e monetari e membro titolare della Delegazione parlamentare per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese. In commissione Affari costituzionali, è stato co-relatore (con il deputato PPE Rafal Trzaskowski) sulla composizione del Parlamento europeo in vista delle elezioni del 2014.
 
 
I PRECEDENTI SUI GIOCHI - Il nuovo ministro dell'Economia si è già occupato, in qualche modo, anche di gioco pubblico, con riferimento al mercato italiano e internazionale. In particolare, è intervenuto in un convegno, a gennaio 2018, promosso dall'europarlamentare Patrizia Toia dal titolo: "Where does the money go? Il caso Bce", tenutosi al Parlamento Europeo di Bruxelles. Incontro al quale ha partecipato come presidente della commissione Affari economici. Gualtieri, nelle settimane precedenti, era stato firmatario di un'interrogazione relativa ai finanziamenti della Bce a una società internazionale di gioco.
 
 
LA PARTITA DEL GOVERNO - Con Gualtieri al Mef il Pd conquista una delle caselle chiave nei rapporti del nuovo governo con l’Europa. Il primo atto del nuovo governo sarà la legge di stabilità, da presentare il 15 ottobre a Bruxelles. Il Pd, intanto, ha ottenuto anche la poltrona del Commissario europeo con Paolo Gentiloni. Due caselle chiave nei rapporti con l’Ue, con l’impegno europeista del nuovo esecutivo sembra piantato sulle spalle del Pd.
 
 
TUTTE LE NOMINE - Oltre alla nomina di Roberto Gualtieri all’Economia già citata in apertura, ecco tutte le altre nomine appena annunciate dal premier Conte: Luciana Lamorgese all’Interno. Luigi Di Maio agli Esteri. Nunzia Catalfo al Lavoro. Dario Franceschini alla Cultura. Francesco Boccia agli Affari regionali. Vincenzo Spadafora allo Sport. Alfonso Bonafede alla Giustizia. Lorenzo Guerini alla Difesa. Stefano Patuanelli allo Sviluppo Economico. Teresa Bellanova alle Politiche agricole. Sergio Costa resta all’Ambiente. Paola De Micheli alle Infrastrutture. Lorenzo Fioramonti all’Istrizione. Roberto Speranza alla Salute. Federico D’Incà ai Rapporti con il Parlamento. Paola Pisano all’Innovazione tecnologica. Fabiano Dadone alla Pubblica Amministrazione. Giuseppe Provenzano al Sud. Elena Bonetti alle Pari Opportunità. Enzo Amendola agli Affari Europei. È questa la lista dei ministri annunciata da Giuseppe Conte. Il giuramento dei ministri avverrà domani, giovedì 5 settembre, alle 10. 
 
 
 

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