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Videogiochi e minori, proposta di legge di Minardo in X commissione

16 ottobre 2019 - 08:15

La proposta presentata da Minardo (FI) sull'introduzione dell’obbligo di classificazione dei videogiochi è stata assegnata alla commissione Attività produttive alla Camera.

Scritto da Redazione
Videogiochi e minori, proposta di legge di Minardo in X commissione

È stata assegnata alla decima commissione Attività propduttive alla Camera, in sede referente, il progetto di legge presentato dall'onorevole Antonino Minardo (Forza Italia) su videogiochi e sicurezza dei minori.

Minardo, infatti, qualche giorno fa aveva presentato alla Camera Camera, la proposta di legge “Introduzione dell’obbligo di classificazione dei videogiochi e disposizioni concernenti la loro diffusione e vendita, per la tutela dell’integrità psico-fisica e morale dei minori”.
 
Si esprimeranno per il parere le commissioni: I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, IX, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV.
 
Scopo della presente proposta di legge – si legge nel testo - è l’introduzione nel nostro ordinamento di una regolamentazione della diffusione e della vendita dei videogiochi, destinati a un pubblico adulto, al fine di tutelare i minori nell’utilizzazione degli stessi.
 
Attualmente, infatti, - continua Minardo - non esiste alcuna normativa che disciplina la materia, nonostante l’importanza e l’incidenza dei videogiochi nello sviluppo psichico dei minori siano ormai un dato acquisito.
 
Oggi, nulla impedisce a un minore di acquistare e di utilizzare videogiochi contenenti scene di estrema violenza e di sesso e, pertanto, non adatti ai minori e utilizzati senza il controllo degli adulti.
 
Un minore, privo degli opportuni filtri interpretativi, può facilmente essere portato a emulare le gesta dei protagonisti del gioco o, quantomeno, a ricevere in modo passivo un messaggio tendente ad attenuare, se non a giustificare, la gravità dei comportamenti vissuti nell’ambito ludico e virtuale.
 
È pertanto necessario - afferma Minardo - un intervento normativo in grado di porre adeguati limiti alla diffusione di questo fenomeno, che rischia di diventare, se non adeguatamente arginato, una nuova allarmante forma di ludopatia".

 

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