skin

Videogiochi e scommesse, Reynders: 'Non esistono norme sulle loot box'

10 gennaio 2020 - 09:11

Il commissario europeo della giustizia Didier Reynders risponde all'interrogazione della deputata Charanzová su videogiochi e 'loot box'.

Scritto da Redazione
Videogiochi e scommesse, Reynders: 'Non esistono norme sulle loot box'

Dopo l'interrogazione parlamentare della deputata europea Dita Charanzová (gruppo di Renew Europe), presentata nello scorso mese di dicembre alla Commissione europea su scommesse e videogiochi, arriva la risposta di Didier Reynders, commissario europeo della giustizia.

"La rete di cooperazione per la tutela dei consumatori - spiega Reynders - ha analizzato i reclami delle autorità degli Stati membri in materia 'loot box'.
 
L'analisi ha dimostrato che, nonostante un limitato numero di denunce, vi è stata una crescente preoccupazione in diversi Stati membri. In qualche
Paese, le 'loot box', per cui gli oggetti di gioco acquisiti erano considerati vincite in denaro, sono state dichiarate attività di gioco d'azzardo e sono state vietate in linea con il gioco d'azzardo nazionale.
 
Agli sviluppatori di giochi è stato anche chiesto di modificare le 'loot box' per eliminare il denaro come benefit.
 
La Commissione - continua Reynders - desidera ricordare all'onorevole parlamentare Dita Charanzová che non esiste un settore specifico della legislazione europea sul gioco d'azzardo. Nei casi in cui la legislazione nazionale sul gioco d'azzardo non è applicabile all'eliminazione delle 'loot box', può essere applicata la legislazione Ue per i consumatori.
 
Le 'loot box' possono essere acquistate attraverso le App e dovrebbero essere commercializzate con sufficiente trasparenza, come richiesto dalla posizione comune della rete.
 
La loro esistenza e il prezzo dovrebbero essere comunicati prima che il gioco venga scaricato e dovrebbe essere evitata l'esortazione diretta ai bambini.
 
Le autorità di protezione dei consumatori dell'Ue devono seguire da vicino gli sviluppi del mercato e i reclami dei consumatori e avere la possibilità di
avviare azioni di contrasto nei confronti degli operatori che non rispettano i requisiti di trasparenza.
 
Inoltre - conclude Reynders - nell'ambito della strategia europea, per la Better internet for children, la Commissione finanziata dalla Safer Internet Centres offre corsi di formazione, assistenza gratuita e consulenza sul gioco responsabile".

 

 

Articoli correlati