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Comune Rimini: 'Legge sul gioco, 20 attività dovranno trasferirsi'

28 gennaio 2020 - 11:45

Il Comune di Rimini scrive a 20 attività non in regola con il distanziometro previsto dalla legge regionale sul gioco, dovranno trasferirsi entro sei mesi.

Scritto da Redazione
Comune Rimini: 'Legge sul gioco, 20 attività dovranno trasferirsi'

Sono 20 le attività dislocate sul territorio di Rimini a cui è stato comunicato formalmente l’obbligo di trasferire la propria sede in ottemperanza alle direttive della Regione Emilia Romagna in materia di prevenzione e contrasto al gioco patologico.

L’avvio delle comunicazioni, si legge in una nota diramata dal Comune, "fa seguito all’aggiornamento della mappatura dei luoghi sensibili recentemente approvata dalla giunta comunale e che individua le aree di rispetto entro nelle quali non è possibile la presenza di sale gioco o di corner con apparecchi per il gioco d'azzardo.

Queste attività non possono funzionare a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, come gli istituti scolastici di ogni genere e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori".
 
 
Una "prassi" a cui si sono dovuti o si dovranno adeguare gli esercizi di varie città della regione, da Modena a Cesena (salita poi alla ribalta delle cronache per il "caso" della sala scommesse che ha modificato il proprio ingresso per essere in regola), oggetto anche di diversi ricorsi ai tribunali amministrativi.
 
L’ufficio Attività economiche, prosegue la nota, "in questi giorni ha provveduto a comunicare ufficialmente l’obbligo di delocalizzazione a venti esercizi con attività esclusiva per la raccolta di scommesse (autorizzate in base all’art. 88 Tulps). Dopo la notifica della comunicazione, le attività avranno sei mesi di tempo per trasferire il proprio esercizio in una zona che rispetti i criteri previsti dalla normativa regionale (e quindi distanti non meno di 500 metri dai luoghi sensibili). In caso di mancata cessazione dell'attività nel termine indicato, scatterà il provvedimento di chiusura dell'esercizio. I titolari dell’esercizio potranno invece beneficiare di una proroga di sei mesi se dimostreranno con atti formali e pratiche ufficiali (contratti di affitto, pratiche edilizie, ecc.), di aver avviato un percorso per il trasferimento dell’attività". 
 

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