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Dl liquidità e gioco, via libera dal Cdm: subito 400 mld di euro per le imprese

06 aprile 2020 - 17:12

Il consiglio del ministri approva il decreto liquidità: attese misure anche in materia di gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Dl liquidità e gioco, via libera dal Cdm: subito 400 mld di euro per le imprese

Dopo una lunga discussione, il consiglio dei ministri di oggi, lunedì 6 aprile, ha approvato il decreto liquidità, che dopo la pubblicazione in Gazzetta sarà trasmesso alle Camere per la sua conversione in legge.

"Diamo liquidità immediata, con 400 miliardi di euro a disposizione di piccole, medie e grandi imprese", spiega il premier Giuseppe Conte, che definisce le misure stanziate "una potenza di fuoco". Il tutto "andrà a beneficio del mercato interno e dell'export" e sarà integrato con il decreto Aprile.

Il presidente del consiglio dei ministri spiega, inoltre: "Lo Stato offrirà una garanzia perché i finanziamenti possano avvenire in maniera celere e spedita. Potenzieremo il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese". Un capitolo di grande importanza, inoltre, è "la sospensione dei contributi e delle ritenute anche per aprile e maggio".

Conte si è inoltre rivolto agli italiani: "State dando un contributo fondamentale nella battaglia al virus".

In attesa del testo definitivo, paiono confermate misure anche in materia di gioco: tra quelle attese un'ulteriore proroga dei versamenti nel settore dei giochi (compresa l'imposta sugli intrattenimenti) relativamente ai termini per il versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi e del canone concessorio in scadenza entro il 30 aprile 2020, che il precedente decreto (al momento all'esame della commissione Bilancio del Senato) aveva già prorogato al 29 maggio 2020, concedendo anche la rateizzazione entro l'anno corrente. 

Tra le altre misure vagliate da Palazzo Chigi la proroga e l’allungamento della Cassa integrazione in deroga, l'estensione del reddito di emergenza anche a chi non può più lavorare a causa dell'emergenza, il reddito da riconoscere ai lavoratori in nero.

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