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Commissioni parlamentari, a Marattin e D'Alfonso le Finanze di Camera e Senato

30 luglio 2020 - 08:23

Mentre in aula la maggioranza di governo appare compatta sullo scostamento di bilancio, nella nomina delle commissioni permanenti emergono fratture con possibili conseguenze.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Commissioni parlamentari, a Marattin e D'Alfonso le Finanze di Camera e Senato

Nonostante la dimostrazione di compattezza fornita dalla maggioranza di governo su temi decisivi per il futuro del Paese, come lo scostamento di bilancio da 25 miliardi e il Piano nazionale delle riforme (Pnr), che hanno ottenuto un risultato raro in termini di consenso (ben 170 voti favorevoli rispetto ai 160 previsti), sulla assegnazione delle Commissioni parlamentari si gioca un'altra partita. Con ben altri equilibri e un clima decisamente diverso in termini di compattezza. E, forse, anche di visione.

Ne è una prova la seduta di ieri delle Commissioni permanenti, riunitesi per il rinnovo dei rispettivi Uffici di Presidenza previsto, come ogni volta, a metà legislatura. Ed è qui che l’accordo tra Pd, M5s, Leu e Italia Viva non regge, di fronte alla prova del voto segreto. Al punto che a farne le spese è un “pezzo grosso” come l’ex procuratore nazionale antimafia ed ex presidente del Senato, Piero Grasso: il cui nome era destinato alla guida della commissione Giustizia a Palazzo Madama, ma al momento della votazione l’ha spuntata l’avvocato leghista Andrea Ostellari, nominato due anni fa dalla maggioranza gialloverde. Facendo infuriare i rappresentanti di governo in quota Leu, tra cui il ministro della Salute, Roberto Speranza.

LE COMMISSIONI DI INTERESSE PER I GIOCHI - Per quanto riguarda il gioco pubblico, le Commissioni di interesse principale sono quelle di Finanze e Bilancio (VI e V rispettivamente). Ed è proprio qui che si sono scatenate le principali reazioni: almeno alla Camera, dove la rivolta è stata suscitata dalla nomina del “renziano” Luigi Marattin in commissione Finanze (al punto che dieci membri del Movimento 5 stelle sono stati “trasferiti” a un’altra commissione a causa del dissenso nei suoi confronti), mentre nell'omologa commissione in senato è stato nominato il democratico Luciano D'Alfonso. A guidare le Commissioni Bilancio saranno invece il senatore Daniele Pesco del Movimento 5 Stelle al Senato e Fabio Melilli del Pd alla Camera. Di interesse anche le commissioni Sanità del Senato, assegnata ad Annamaria Parente (Iv) e Affari Sociali della Camera, ad Marialucia Orefice (M5s). Inoltre di competenza per l'ippica quelle di Agricoltura del Senato assegnata a Gianpaolo Vallardi (Lega) e Ambiente alla Camera, assegnata a Alessia Rotta (Pd).

NOMINE E NUOVI EQUILIBRI - Quella delle Commissioni, come noto, è una partita delicatissima e tecnicamente decisiva per le sorti di un governo e di una legislatura. Chi siede a capo di una Commissione, infatti, può orientare i lavori, influire sul calendario e di fatto esercitare un potere politico determinante quando si creano divisioni. Fino a ieri, tutto era in mano ai parlamentari eletti da Lega e 5 stelle nel 2018, ma a metà legislatura avviene, come da prassi, il rinnovo. Per questo nelle ultime settimane i capigruppo dei partiti alleati si sono incontrati svariate volte per raggiungere un’intesa. Che era stata raggiunta, a parole, salvo poi essere stravolta nei fatti, durante le nomine, frutto delle votazioni segrete. Con gli inevitabili malumori tra i 5 Stelle, che in Senato speravano di strappare per sé otto presidenze anziché sette, salvo poi ottenerne sei (come da riepilogo seguente), laddove il Partito democratico ha portato a casa quattro presidenze, mentre è rimasta a bocca asciutta Liberi e uguali, dopo la bocciatura di Grasso. In totale, quindi, il M5s incassa 13 presidenze (6 al Senato e 7 alla Camera), mentre chi fa il pieno è il Pd, che ottiene 5 presidenze di commissione alla Camera e 4 al Senato. Idem Italia viva, che incassa tutte e 4 le presidenze concordate: 2 alla Camera e 2 al Senato.

LE COMMISSIONI ALLA CAMERA - Alla Camera, invece, oltre alla nomina di Marattin alle Finanze, che ha agitato gli animi della maggioranza, via libera invece per la renziana Raffaella Paita ai Trasporti, la deputata dem Debora Serracchiani ai Trasporti, il pentastellato Gianluca Rizzo alla Difesa, il collega Brescia riconfermato agli Affari Costituzionali, mentre Alessia Rotta del Pd va alla guida della commissione Ambiente. Questo l'elenco completo delle nomine a Montecitorio. Affari Costituzionali: Giuseppe Brescia M5s; Giustizia: Mario Perantoni M5s; Esteri: Piero Fassino Pd; Difesa: Gianluca Rizzo M5s; Bilancio: Fabio Melilli Pd; Finanze: Luigi Marattin Iv; Cultura: Vittoria Casa M5s; Ambiente: Alessia Rotta Pd; Trasporti: Raffaella Paita Iv; Attività Produttive: Martina Nardi Pd; Lavoro: Debora Serracchiani Pd; Affari Sociali: Marialucia Orefice M5s; Agricoltura: Filippo Gallinella M5s; Politiche Ue: Sergio Battelli M5s.

LE COMMISSIONI IN SENATO - Riportiamo nel seguito l'elenco completo delle nuove nomine ai vertici della commissioni di Palazzo Madama. 

1a Commissione (Affari costituzionali). Presidente: Dario Parrini (Pd)Vice presidenti: Vincenzo Garruti (M5S) e Nazario Pagano (Udc), Segretari: Leonardo Grimani (IV) e Ugo Grassi (Lega).

2a Commissione (Giustizia). Presidente: Andrea Ostellari (Lega)Vice presidenti: Alberto Balboni (FdI) ed Elvira Lucia Evangelista (M5S). Segretari: Michele Giarrusso (Misto) e senatrice Monica Cirinnà (Pd).

3a Commissione (Esteri). Presidente: Vito Rosario Petrocelli (M5S)Vice presidenti: Laura Garavini (Iv) e Stefania Craxi (UdC). Segretari: Alessandro Alfieri (Pd) e Stefano Lucidi (Lega).

4a Commissione (Difesa). Presidente: Roberta Pinotti (Pd)Vice presidenti: Cataldo Mininno (M5S) e Massimo Candura (Lega). Segretari: Fabrizio Ortis (M5S) e Roberto Berardi (UdC). 

5a Commissione (Bilancio). Presidente: Daniele Pesco (M5S)Vice presidenti: Vasco Errani (Leu) ed Erica Rivolta (Lega). Segretari: Donatella Conzatti (Iv) e senatore Raffaele Fantetti (UdC). 

6a Commissione (Finanze). Presidente: Luciano D'Alfonso (Pd)Vice presidenti: Dieter Steger (Aut) e Roberta Toffanin (Udc). Segretari: Maurizio Buccarella (Misto) e Andrea De Bertoldi (FdI). 

7a Commissione (Istruzione). Presidente: Riccardo Nencini (Italia Viva)Vice presidenti: Francesco Verducci (Pd) e Mario Pittoni (Lega). Segretari: Michela Montevecchi (M5S) e Andrea Cangini (UdC).

8a Commissione (Lavori pubblici)Presidente: Mauro Coltorti (M5S)Vice presidenti: Gelsomina Vono (IV) e Adriano Paroli (Udc). Segretari: Maurizio Campari (Lega) e Giulia Lupo (M5S). 

9a Commissione (Agricoltura)Presidente: Gianpaolo Vallardi (Lega)Vice presidenti: Caterina Biti (Pd) e Francesco Battistoni (Udc). Segretari: Saverio De Bonis (Misto) e Elena Fattori (Misto).

10a Commissione (Industria)Presidente: Gianni Pietro Girotto (M5S)Vice presidenti: Stefano Collina (Pd) e Paolo Ripamonti (Lega). Segretari: Francesco Giacobbe (Pd) e Cesare Pianasso (Lega). 

11 Commissione (Lavoro)Presidente: Susy Matrisciano (M5S)Vice presidenti: Vincenzo Carbone (Iv) e Giancarlo Serafini (Udc). Segretari: Sergio Romagnoli (M5S) e Nadia Pizzol (Lega). 

12a Commissione (Sanità)Presidente: Annamaria Parente (Iv)Vice presidenti: Paola Boldrini (Pd) e Maria Cristina Cantù (Lega). Segretari: Giovanni Endrizzi (M5S) e Francesco Zaffini (FdI). 

13a Commissione (Ambiente)Presidente: Vilma Moronese (M5S)Vice presidenti: Albert Lanièce (Aut) e Gaetano Nastri (FdI). Segretari: Assuntela Messina (Pd) e Maria Alessandra Gallone (Udc). 

14a Commissione (Politiche Ue)Presidente: Dario Stefàno (Pd)Vice presidenti: Silvana Giannuzzi (M5S) e Simone Bossi (Lega). Segretari: Elena Botto (M5S) e Luigi Cesaro (Udc).

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