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Legge gioco Sicilia, la politica: 'Più efficacia alle azioni dei sindaci'

08 ottobre 2020 - 08:48

I commenti della politica alla legge sul gioco della Sicilia approvata dall'Ars - con doppio distanziometro e sanzioni fino a 50mila euro –, la firma è prevista per martedì 13 ottobre.

Scritto da Fm
Legge gioco Sicilia, la politica: 'Più efficacia alle azioni dei sindaci'

Con il sì di ieri il quadro è completo: anche la Sicilia – ultima fra le regioni italiane a dotarsene – ha una sua legge sul contrasto al gioco patologico. 

Un sì atteso da tempo, dopo il lungo iter di tre Ddl - a firma dei deputati Margherita La Rocca Ruvolo, Giancarlo Cancelleri e Antonio Catalfamo -  tutte risalenti al 2019, che poi si sono fusi in un testo unico, quello esaminato e quindi licenziato dall'Assemblea regionale siciliana nella seduta del 7 ottobre, dopo un acceso confronto su emendamenti e subemendamenti (specie in materia di distanze delle attività di gioco dai luoghi sensibili nei comuni sotto i 5mila abitanti).

 

Per conoscere il testo definitivo e tutte le misure nel dettaglio, sul quale gli uffici lavoreranno fra oggi e domani, bisognerà ancora attendere qualche giorno, mentre martedì 13 ottobre arriverà la firma ufficiale della legge, secondo quanto apprende Gioconews.it da fonti del Parlamento siciliano.
 
Fra le norme sotto la lente l'emendamento sulla formazione dei gestori delle attività di gioco proposto dal deputato Alessandro Aricò (Sarà bellissima), fra l'altro firmatario di un altro Ddl sul gioco, non considerato nella redazione del testo unico in quanto depositato nel gennaio 2020, mentre l'esame degli altri tre era già stato abbinato ed esitato dalla commissione Bilancio ad ottobre 2019.
 
Comunque soddisfatte tutte le parti politiche in causa, a cominciare dalla  deputata Udc Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della sesta commissione, e relatrice del testo in Aula. “La nuova legge ha l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, spesso vulnerabili, che rischiano di ammalarsi da gioco d’azzardo e che hanno bisogno d’aiuto. Si è concluso un iter legislativo avviato in commissione Salute dove abbiamo audito tutte le parti interessate, dalle organizzazioni di categoria alle associazioni di volontariato che sul territorio si occupano di prevenzione. I sindaci avranno la possibilità di poter intervenire efficacemente tramite controlli sulla proliferazione delle sale da gioco nel loro comune disponendo, qualora necessario, regolamenti e prescrizioni restrittive. Ringrazio tutti i colleghi deputati, sia quelli che in commissione Salute hanno sottoscritto la proposta sia quelli che lo hanno sostenuto in aula, e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che ha fatto propria l’iniziativa parlamentare mantenendo un impegno preso”.
 
Positivo anche il commento di Antonio Catalfamo, capogruppo all'Ars per Lega Sicilia per Salvini Premier e firmatario di uno dei Ddl in materia di gioco. “Con la legge approvata intendiamo introdurre norme capaci di sviluppare, all’interno delle strutture esistenti, una strategia complessiva che ha il progetto ambizioso di riuscire a contrastare il fenomeno del Gap, intervenendo in maniera capillare per consentire azioni efficaci per la prevenzione e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo patologico. Infatti la quota di giovani giocatori con profilo di gioco 'problematico' fa registrare incrementi nella macro-area Sud come Sicilia, Basilicata, Calabria, Molise e Abruzzo. La legge interviene sull’esplosione delle nuove richieste di apertura dei centri scommessa che adesso dovranno essere a una certa distanza da scuole, chiese, impianti sportivi e luoghi di aggregazione in generale. Con questa legge puntiamo a salvare molte famiglie che ospitano giovani o padri spesso vittime della ludopatia e che, purtroppo, si portano questa patologia fino alla tragedia. Da adesso non saranno più soli".
 
Dal Movimento cinque stelle si leva la voce dei deputati Antonio De Luca, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello e Salvatore Siragusa, componenti della commissione Salute. "Una legge che mancava in Sicilia e che siamo certi sarà accolta con grande piacere da tantissime famiglie, che a causa del gioco d'azzardo e delle macchinette mangiasoldi si sono sfasciate o ridotte sul lastrico. È una grande vittoria per il movimento, che storicamente è stato impegnato nel contrasto al gioco d'azzardo e alle patologie che ne derivano. Siamo lieti che su questo importante tema ci sia stata unanime condivisione di tutte le altre forze politiche, prima in commissione Salute e poi in Aula”.
De Luca, relatore del testo insieme con La Rocca Ruvolo, quindi aggiunge: “Con questa legge, che aveva depositato il nostro collega Cancelleri (dal settembre 2019 viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti nel Governo Conte II, Ndr), mettiamo a segno uno dei punti del nostro programma. I numeri del gioco d'azzardo in Sicilia sono impietosi, non potevamo stare ad osservare senza fare qualcosa. Nel 2016 le macchinette hanno bruciato nell'isola qualcosa come 854 milioni di euro, mentre nel 2019 si sono giocati in Sicilia 4,5 miliardi di euro in tutti i tipi di gioco, tranne quelli online".
Il deputato M5S quindi ricorda che "Nei Comuni con più di 50 mila abitanti non potranno trovarsi ad una distanza inferiore ai 500 metri dai luoghi sensibili, come strutture sanitarie e ospedaliere, scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione giovanile, compresi gli impianti sportivi, caserme, centri di aggregazione di anziani, cimiteri e camere mortuarie. Nei Comuni con meno di 50 mila abitanti la distanza dai luoghi sensibili scende a 300 metri". Pesanti le sanzioni previste per chi viola le norme - da 2.000 a 10mila euro - che arrivano a 50 mila euro in caso di reiterazione della violazione.

Il sì dell'Ars incassa il placet anche dei deputati di Attiva Sicilia - Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Elena Pagana, Valentina Palmeri e Sergio Tancredi - , che hanno proposto di inserire nella legge il divieto di aprire nuove sale da gioco e di installare nuovi apparecchi nelle vicinanze di luoghi sensibili come scuole, ospedali, cimiteri, caserme, impianti sportivi e luoghi di culto.
"Il gioco d’azzardo per alcuni diventa una patologia a tutti gli effetti. Una piaga che affligge tantissime famiglie siciliane la cui situazione è ancora peggiore in questo grave momento di difficoltà. Ecco perché è stato importante dotarsi di una legge che possa arginare il fenomeno, tenendolo lontano dalle persone che maggiormente rischiano di cadere nel baratro del gioco senza riuscire a fermarsi”.
 
IL PLAUSO DI METTIAMOCI IN GIOCO - Ma anche gli operatori sociali plaudono all'approvazione della legge sul gioco. In particolare, la campagna “Mettiamoci in gioco”, esprime la propria soddisfazione. "Con quest’atto la Regione si allinea alle scelte politiche già effettuate da altre Regioni italiane in materia di contrasto ai rischi del gioco d’azzardo. Il provvedimento appare ancora più opportuno dinanzi alla continua crescita del settore dell’azzardo anche in territorio siciliano. E’ da rimarcare che l’approvazione sia avvenuta con voto quasi unanime (2 astenuti, 0 contrari), a riprova del fatto che tutti i partiti hanno anteposto l’interesse dei cittadini a qualunque altra esigenza.

Grazie alla nuova normativa regionale, i Comuni siciliani potranno ora attuare politiche di contrasto all'azzardo in maniera più serena rispetto al passato, temendo assai meno i ricorsi di parte e dando priorità alla tutela della salute pubblica".

La campagna sottolinea che "l’adozione della normativa da parte dell’assemblea regionale sia avvenuta anche a seguito di un percorso di confronto con le organizzazioni della società civile, tra le quali figura Mettiamoci in gioco Sicilia" e auspica che "questa convergenza tra forze politiche registratasi in Sicilia, possa verificarsi anche a livello nazionale, per arrivare al più presto a una legge quadro sul gioco d’azzardo che tante espressioni della società civile e cittadini chiedono da anni".

 
 

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