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Covid-19 e gioco, nuove ordinanze: summit in Lombardia, la Campania decide

20 ottobre 2020 - 08:52

L'Umbria chiude, la Lombardia valuta il coprifuoco mentre la Campania lo annuncia e vara nuove norme per i gestori di sale giochi e scommesse.

Scritto da Redazione
Covid-19 e gioco, nuove ordinanze: summit in Lombardia, la Campania decide

Regioni in ordine sparso dopo l'ultimo Dpcm emanato il 18 ottobre scorso, che ha sancito la chiusura delle sale gioco, scommesse e bingo dislocate sul territorio nazionale dalle ore 21.

Dopo l'ordinanza firmata da Donatella Tesei in Umbria, che invece ha scelto di chiudere definitivamente le attività legate al gioco, via ad un summit di confronto istituzionale in Lombardia, dove Attilio Fontana sarebbe pronto ad introdurre un totale coprifuoco a partire dalle 23 e avrebbe già ottenuto l'ok del Governo a lavorare insieme in tal senso.

In Campania, intanto, il governatore Vincenzo De Luca ha disposto nuove misure restrittive, dopo lo stop dato ai circoli ludici e ricreativi qualche giorno fa, e in vista dell'adozione del coprifuoco per le attività e la mobilità alle ore 23 alle 5 del mattino a partire da venerdì 23 ottobre.

L'ordinanza emanata dal governatore della regione meridionale, in particolare, è una sostanziale conferma delle disposizioni già adottate, ma aggiornate alla luce del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Le nuove regole vanno a colpire anche il gioco.
 
NORME ANTI-CONTAGIO IN SALE GIOCHI E SCOMMESSE DELLA CAMPANIA - Le attività del gioco pubblico, come previsto dal Dpcm, devono chiudere alle 21 - fatto che potrebbe comprometterne la già difficile sopravvivenza - ma l'ordinanza firmata da De Luca impone ai gestori anche un controllo rigoroso dei comportamenti della clientela.
Nel testo infatti si legge: "Fermo l’obbligo di chiusura alle ore 21 (che non ha certo fatto gioire gli addetti del settore del gioco Ndr), secondo quanto previsto dal Dpcm 18 ottobre 2020, è confermato l’obbligo per i gestori delle sale gioco e scommesse di consentire l’ingresso nei locali di esercizio soltanto previa disinfezione delle mani con soluzioni idroalcoliche e misurazione della temperatura corporea, vietando l’ingresso ove essa risulti superiore a 37,5°C e di limitare la presenza dell’utenza all’interno dei locali in modo tale da garantire il rispetto di un distanziamento minimo di 1,5 metri tra le persone nonché di scongiurare ogni assembramento anche all’esterno, pena la sospensione dell’attività".
La nuova ordinanza è in vigore da lunedì 19 ottobre fino al 13 novembre prossimo.
Restano poi confermate tutte le misure già previste in tema di attività di ristorazione, ricevimenti, attività ludico/ricreative ed eventi di aggregazione/riunioni di cui all’ordinanza del 15 ottobre 2020; quindi tanto per citarne alcune a tutti gli esercizi di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili), è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21. Sono esclusi dal divieto gli esercizi di ristorazione che ordinariamente svolgono attività di asporto con consegna all’utenza in auto, i quali possono esercitare la propria attività, nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza vigenti, assicurando un sistema di prenotazione da remoto. La consegna a domicilio è comunque ammessa senza limiti di orario.
 
I BAR CHIUDONO ALLE 23 - Ai bar, pasticcerie, gelaterie ed esercizi consimili, è fatto obbligo di chiusura dalle ore 23 alle ore 05 del giorno successivo, nei giorni dalla domenica al giovedì. Fanno eccezione i soli bar/punti di ristoro presso le stazioni di servizio delle autostrade e tangenziali nonché quelli presenti all’interno di strutture di vendita all’ingrosso che osservano orari notturni di esercizio.
Sono vietate le feste e ricevimenti, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose (matrimoni, battesimi), in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto con la partecipazione di invitati che siano estranei al nucleo familiare convivente, anche se in numero inferiore a 30; è fatto divieto di forme di aggregazione e/o riunioni, al chiuso e all’aperto, anche connesse ad eventi celebrativi, che si svolgano in forma di corteo (ad es., cortei funebri).
Restano inoltre sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno, ove già programmate in presenza dal competente ateneo.
 
DE MAGISTRIS "VEDE" IL LOCKDOWN IN CAMPANIA - Secondo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, la Campania è destinata, molto presto, ad un nuovo lockdown.
In un'intervista su Rai Radio1 all’interno di Radio anch’io infatti dichiara: “Penso ci siano stati errori molto gravi della Regione e non è uno scaricabarile, i numeri parlano da soli. Le persone a casa sono sole, appena aumenta la febbre vanno in ospedale, il virus è fuori controllo, la medicina territoriale è stata smantellata già prima della pandemia. De Luca ha vietato anche ai medici di dire la verità. Il tampone viene fatto dopo molti giorni. Il problema non sono i ragazzi. Non prendiamocela con i cittadini che hanno avuto in gran parte un atteggiamento responsabile. Andremo sicuramente al lockdown in Campania, sono rimasti 15 posti in terapia intensiva. Che tristezza chiudere le scuole appena riaperte. Adesso il tema centrale è facciamo presto. In questo momento bisogna essere uniti, bene la marcia indietro del governo, Conte forse era stanco l’altra sera in conferenza stampa. La gente sta capendo che bisogna essere responsabili ma non rinunciare subito agli altri diritti”.
 
LA PROVINCIA DI BOLZANO STRINGE LE MAGLIE - Nelle prossime ore dovrebbe arrivare una nuova ordinanza dalla Provincia di Bolzano, territorio in cui al momento sono valide le norme contenute nell'ordinanza n° 45 - in vigore da lunedì 19 ottobre a lunedì 30 novembre - che, fra l'altro, prevede la chiusura di bar, gelaterie e pasticcerie alle ore 23, mentre i ristoranti e, più in generale, gli esercizi di somministrazione dei pasti, non possono restare aperti oltre le ore 24. Orari che potrebbero diventare ancora più ridotti con un nuovo provvedimento che, secondo quanto apprende Gioconews.it dalla segreteria del presidente Arno Kompatscher, non dovrebbe essere "strettamente attuativa dell'ultimo Dpcm, ma potrebbe vedere ulteriori restrizioni".
 

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