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Partite Iva, rimbalzo tra luglio e settembre: nel gioco +150

12 novembre 2020 - 12:31

Incremento di partite Iva rispetto al trimestre precedente come effetto rimbalzo post-lockdown, nel gioco il confronto con l'anno precedente è col segno meno.

Scritto da Redazione
Partite Iva, rimbalzo tra luglio e settembre: nel gioco +150

Chiamatelo effetto rimbalzo post-lockdown oppure ripresina, il dato che arriva dal ministero dell'Economia e delle finanze: nel terzo trimestre del 2020, le nuove partite Iva hanno fatto registrare un consistente aumento rispetto al trimestre precedente (+10,2 percento) ed in confronto al corrispondente periodo dello scorso anno si registra un incremento di circa il 3 percento.

In termini assoluti nell'ambito delle attività riguardanti le lotterie, le scommesse e le case da gioco, le nuove aperture di partita Iva sono state 63 nel mese di luglio (+40 percento rispetto al periodo precedente), 23 ad agosto (-64,49 percento) e 64 a settembre (+178,26 percento). Nel confronto con gli stessi periodi del 2019, le percentuali sono tutte in negativo e variano dal 23 al 31 percento.

I numeri variano a seconda dei settori, delle aree del Paese e altri fattori del caso ma non sfugge che i settori che più hanno risentito della crisi Covid sono le attività artistiche e sportive (-19,4 percento), alloggio e ristorazione (-13,1 percento), e istruzione (-12,3 percento). In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 21,5 percento del totale, seguito dalle attività professionali (15,2 percento) e dalle costruzioni (10,1 percento).
 
DA NORD A SUD - Il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia che i principali incrementi di avviamenti sono avvenuti in Valle d’Aosta (+16,8%), in Calabria (+11,9%) e in Basilicata (+11,8%). Le diminuzioni più consistenti nelle Marche (-5,8%), in Piemonte (-4,4%) e Liguria (-3,1%). In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 21,5% del totale, seguito dalle attività professionali (15,2%) e dalle costruzioni (10,1%).
 
BOOM SANITÀ - Rispetto al terzo trimestre del 2019, tra i settori principali i maggiori aumenti si notano nella sanità (+23,6%) evidente effetto della crisi sanitaria in corso, nelle attività finanziarie (+16,7%) e nell’agricoltura (+13%).
La distribuzione per natura giuridica mostra che il 71,1% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 21,9% da società di capitali, il 3% da società di persone; la quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” rappresenta complessivamente il 4% del totale delle nuove aperture. Rispetto al terzo trimestre del 2019, persone fisiche e società di capitali evidenziano moderati aumenti (rispettivamente +1,2% e +4,6%), mentre le società di persone accusano un calo del 3,8%; da rimarcare il forte aumento delle aperture da parte di soggetti non residenti (+40,3%), legato alla crescita del settore delle vendite online.
 
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 43,8% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21,7% al Centro e il 33,9% al Sud e Isole. Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra una sostanziale stabilità: (maschi al 63,1%). Il 49,2% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 30,8% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno solo la classe più giovane risulta in attivo di avviamenti (+8,2%), e all’aumentare dell’età degli avvianti i cali sono progressivamente più consistenti (-9,5% per la classe più anziana).
 
Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che il 21,8% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero, percentuale in aumento rispetto al passato. Nel periodo in esame 48.068 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 45,8% del totale delle nuove aperture, con un decremento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
 

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