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DL Ristori ter in Gazzetta ufficiale, le misure principali

24 novembre 2020 - 14:21

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entra in vigore il Dl 'Ristori ter'. La prossima settimana atteso il quater, con il rinvio delle scadenze fiscali per i settori più colpiti dall'emergenza Covid.

Scritto da Redazione
DL Ristori ter in Gazzetta ufficiale, le misure principali

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entra in vigore oggi, 24 novembre, il decreto legge "Ristori ter".
Il provvedimento è stato approvato nella notte fra il 20 e il 21 novembre dal Consiglio dei ministri e introduce misure finanziarie urgenti connesse all'emergenza epidemiologica da Covid.

Il testo interviene con un ulteriore stanziamento di risorse, pari a 1,95 miliardi di euro per l'anno 2020, destinato al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle misure disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati, nonchè con ulteriori misure connesse all'emergenza in corso.

Tra l'altro, il testo prevede: l'incremento di 1,45 miliardi, per il 2020, della dotazione del fondo previsto dal decreto Ristori bis (decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149) per compensare le attività economiche che operano nelle Regioni che passano a una fascia di rischio più alta. L'inclusione delle attività di commercio al dettaglio di calzature tra quelle che, nelle cosiddette "zone rosse", sono destinatarie del contributo a fondo perduto; l'istituzione di un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro, da erogare ai Comuni, per l'adozione di misure urgenti di solidarieta' alimentare; l'aumento di 100 milioni per il 2020 della dotazione finanziaria del Fondo per le emergenze nazionali, allo scopo di provvedere all'acquisto e alla distribuzione di farmaci per la cura dei pazienti affetti da Covid.
 
Il Governo ha approvato anche la Relazione al Parlamento che richiede, per l'anno 2020, l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento di 8 miliardi di euro in termini di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche. Attraverso le risorse aggiuntive che saranno rese disponibili con lo scostamento, il Governo intende adottare misure che, in continuità con quelle precedenti, consentiranno di estendere gli interventi previsti a favore degli operatori economici, per il sostegno dei settori produttivi e per il sostegno dei cittadini, anche attraverso un utilizzo adeguato della leva fiscale. Per il successivo triennio di programmazione, il Governo conferma il percorso di rientro già indicato nel mese di settembre con la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza.
 
In un post sui social il ministro dell'economia Roberto Gualtieri scrive: "Conosciamo l'impatto doloroso che le misure di contenimento del virus determinano sulle attività economiche. Per questo, con grande determinazione, siamo al lavoro costantemente per mitigarne gli effetti e sostenere le categorie che soffrono di più, per aiutarle ad affrontare questi ultimi mesi difficili che abbiamo davanti", aggiunge. "Con il decreto Ristori Ter si alimenta con 1,5 miliardi di euro di risorse già disponibili il Fondo che consente di finanziare in modo automatico, rapido ed efficiente, le misure di ristori destinate alle categorie costrette a chiudere, nelle regioni che cambiano di fascia a causa della recrudescenza del virus. La dotazione complessiva sale in questo modo a 1,84 miliardi che serviranno a erogare i contributi a fondo perduto, ma anche per altre misure previste dai precedenti decreti Ristori tra cui il credito di imposta sugli affitti commerciali, il congedo parentale e il bonus baby sitter".
 
Nel frattempo, sarebbe allo studio un quarto decreto Ristori che il Governo è pronto a varare la prossima settimana, subito dopo il via libero al nuovo scostamento di bilancio da 8 miliardi. Il provvedimento dovrebbe prevedere il rinvio delle nuove scadenze fiscali per i settori più colpiti dall'emergenza Covid da qui alla fine dell'anno. Probabilmente in arrivo anche uno stop ai contributi previdenziali e alle ritenute fiscali dei dipendenti di metà dicembre e l'acconto Iva del 27 dicembre.
 

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