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Ragusa vara ordinanza: 'Stop al gioco a 500 metri da luoghi sensibili'

22 dicembre 2020 - 15:31

Mentre il gioco è ancora fermo, il Comune di Ragusa vara ordinanza che attua legge della Sicilia, distanziometro di 500 metri per nuove autorizzazioni e quelle con istruttoria in corso.

Scritto da Redazione
Ragusa vara ordinanza: 'Stop al gioco a 500 metri da luoghi sensibili'


In forza dei Dpcm anti-Covid il gioco pubblico è praticamente fermo da mesi, seppur con qualche settimana di interruzione, ma gli Enti locali non smettono di legiferare a riguardo.
L'ultimo della serie è il Comune di Ragusa, con un'ordinanza sindacale che si propone di attuare la legge approvata dalla Regione Sicilia a ottobre 2020, determinando le "distanze minime dai luoghi sensibili per l'utilizzo degli apparecchi e l'ubicazione delle sale gioco e scommesse".

In virtù della mancata fissazione di parametri validi per l'intero territorio nazionale, il provvedimento si propone di "intervenire per contrastare il fenomeno del gioco d'azzardo, a tutela della comunità locale" fissando un distanziometro di 500 metri misurati secondo il percorso pedonale più breve da: istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili, centri ricreativi o sportivi, centri sportivi frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture sanitarie, comandi di polizia, cimiteri.

Distanziometro che segue i criteri stabiliti dalla legge approvata ad ottobre, secondo la quale per i comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti (Ragusa ne ha oltre 70mila) deve essere pari a 500 metri, appunto, mentre per le città più piccole non può superare i 300 metri.
Limitazioni che, evidenzia l'ordinanza, "si applicano alle nuove richieste di autorizzazione e ai procedimenti amministrativi la cui istruttoria sia in corso".
 
Il testo quindi chiarisce che tali misure sono valide "fino all'entrata in vigore di apposite disposizioni regionali e/comunali", forse inserendosi nel periodo di "vuoto normativo" sancito dalla legge siciliana sul gioco, in cui, all'articolo 5, c'è scritto: "Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'Assessore regionale per la salute, previo parere della Commissione VI 'Servizi sociali e sanitari' dell'Assemblea regionale siciliana, con proprio decreto definisce i criteri, le regole tecniche e le modalità attuative della presente legge e le relative sanzioni nonché le forme di controllo per l'introduzione di un sistema di regolazione per l'accesso: a) alle aree dedicate all'installazione di apparecchi per il
gioco di cui ai commi 6 e 7 dell'articolo 110 del Testo Unico di cui al regio decreto n. 773/1931 e successive
modificazioni, accessibili direttamente dall'utenza in numero superiore a uno; b) ai locali destinati a sala da gioco d'azzardo autorizzato".
 
Comunque sia, per gli esercenti che violano il distanziometro è prevista una sanzione amministrativa compresa fra 2mila e 10mila euro, e in caso di reiterazione da 10mila a 50mila.
All'accertamento delle violazioni e all'irrogazione delle sanzioni provvede il Comune per il tramite della polizia locale.
 

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