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Conte ter, Ristori V più vicino: 'Superiamo la crisi economica'

20 gennaio 2021 - 11:05

Il premier Conte ottiene la fiducia anche in Senato: 'Subito al lavoro su Recovery plan e Ristori', opposizione durissima sulle risorse, Gualtieri parla alle commissioni Bilancio.

Scritto da Marta Rosati
Conte ter, Ristori V più vicino: 'Superiamo la crisi economica'

Il voto di fiducia ottenuto dal Governo in Senato martedì 19 gennaio apre la strada al Conte ter, senza Italia Viva. L'intenzione del premier, che mercoledì salirà al Colle, è quella di ampliare i margini di maggioranza in Parlamento nei prossimi giorni e sarà probabilmente un processo naturale considerato che dai banchi dell'opposizione deputati e senatori hanno annunciato voto favorevole sui provvedimenti tesi al superamento della crisi.

Proprio su questo si concentrerà prossimamente l'azione dell'esecutivo, lo ha annunciato il presidente del Consiglio dei ministri in un tweet:

Su quest'ultimo decreto in particolare, il Governo è intenzionato ad accelerare. Il voto potrebbe arrivare a fine mese. Dai banchi dell'opposizione, in entrambi i rami del Parlamento, non sono mancate negli ultimi giorni contestazioni sui criteri e le somme di erogazione delle risorse ma lo strumento di ammortizzazione resta per molte attività l'unico in grado di accompagnare il processo verso il ritorno alla normalità che per il settore del gioco significa la riapertura.

Il premier Conte ha già annunciato al Parlamento che proprio in quella sede saranno migliorabili le proposte del Governo ma intanto un passo decisivo verso il Ristori V è quello dello scostamento di bilancio previsto per una somma pari a 32 miliardi di euro. La manovra sarà illustrata nella giornata di mercoledì 20 gennaio dal ministro dell'Economia e delle finanze Roberto Gualtieri alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
 
Dal dibattito a Palazzo Madama intanto, oltre a quanto già avvenuto a Montecitorio, sono emerse alcune "indicazioni". De Bonis (gruppo Misto): "Tutti i provvedimenti adottati per tamponare la crisi economica derivata dall'emergenza sanitaria, dai decreti rilancio, al decreto ristori, alla legge di bilancio per il 2021, sicuramente hanno dato sollievo, ma rispetto alle gravi perdite che il settore economico ha subito, ritengo che andasse fatto di più, ad esempio prendendo come criterio non solo i codici Ateco, ma anche la perdita di fatturato delle aziende".
 
Stefani (Lega): "Si ricordino le lettere dei Presidenti di Regione, che sottolineavano, già a maggio, come ci fosse un problema con il trasporto pubblico e la scuola. Si è arrivati a settembre con una pioggia continua di Dpcm e di conflitti con le Regioni e con una serie di decreti-legge sovrapposti l'uno all'altro. Sono stati poi inaugurati questi decreti matrioska, intitolati 'ristori' quasi in modo consolatorio, ma agli occhi degli italiani assolutamente derisorio. Quali possono essere, infatti, i ristori per attività che non solo si vedono negare la possibilità di lavorare, ma che non riusciranno neanche più a riaprire? Quali ristori per un'economia reale che è lanciata oggi senza sostegno verso un futuro incerto e senza prospettive? Il futuro incerto e senza prospettive, cari colleghi, è dovuto al fatto che questa politica di Governo è incerta e senza prospettive".
 
Rauti (FdI): "Siamo il Paese che registra più decessi percentuali, che ha la peggiore caduta del PIL (meno 10 per cento) e che ha dato meno ristori (non il 75 per cento chiesto da Fratelli d'Italia). Siamo quelli che hanno usato la didattica a distanza più a lungo di tutti e non abbiamo consentito a tutti di tornare a scuola in sicurezza. Avete chiuso palestre, bar, ristoranti, ma avete continuato ad assiepare sui mezzi di trasporto la gente come sardine. E, tra un'omissione di verbali del Cts e qualche scandalo sanitario, sui quali sorvolo, avete tentato di fare i primi della classe nella campagna vaccinale, che però adesso subisce una pericolosa battuta di arresto che mette a rischio la somministrazione dei richiami della seconda dose. Non avete fatto ancora i decreti attuativi della legge di bilancio; avete sperperato quasi 150 miliardi in dieci mesi per bonus e mancette senza risultati apprezzabili e intanto le imprese muoiono, le partite IVA chiudono e voi vantate successi".
 
Duro anche il senatore Saccone (Fi): "I ristori hanno dignità se si assumono parametri adeguati e non aleatori. Penso, almeno, al fatturato delle aziende, che dà dignità al ristoro, come accaduto in Germania e in altri Paese europei.
 
E non le manda a dire l'onorevole Centinaio (Lega): "I ristori previsti da marzo per le imprese chiuse sono pari a 23 miliardi di euro: il 7 per cento, un'elemosina, siamo i peggiori".
 
Gallone (Fi) ha detto: "Dove sta, presidente Conte, l'anima quando si mettono in ginocchio interi comparti perché non si sa valutare l'equità con cui distribuire i ristori? O quando si promettono sostegni per le spese di adeguamento di esercizi che rimarranno chiusi (ma negli autogrill ci si può assembrare)? Potremmo andare avanti all'infinito".
 
Di tutt'altro avviso le forze di maggioranza, Maiorino (M5s), tanto per fare un esempio: "Una perdita di tempo parlare di crisi di Governo mentre l'Italia piange più di 80.000 morti e con in corso la più grande campagna vaccinale di sempre, che peraltro ci vede ai vertici in Europa per dosi somministrate con tutto quello che questo Parlamento ha da fare, tra scostamento di bilancio, decreto ristori e progetti per il recovery fund per rilanciare il Paese. Gli italiani sono stanchi di sentire i politici che parlano di politici. C'è un Paese che aspetta risposte e le aspetta ora".
 

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