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Pubblicato in Gazzetta ufficiale, entra in vigore il Decreto sostegni

23 marzo 2021 - 09:41

In Gazzetta ufficiale il Dl Sostegni: da oggi, 23 marzo, operative tutte le misure del nuovo Governo.

Scritto da Redazione
Pubblicato in Gazzetta ufficiale, entra in vigore il Decreto sostegni

Il decreto legge 22 marzo 2021, n. 41 "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da Covid-19" entra in vigore con la pubblicazione odierna in Gazzetta ufficiale (Gu n. 70 del 22-03-2021).

Il testo approvato venerdì scorso, 19 marzo, definito dal Capo del governo Mario Draghi "una risposta parziale, ma il massimo che potevamo fare", è pienamente operativo da oggi 23 marzo. Contiene misure per un valore complessivo di 32 miliardi di euro, 8 dei quali a sostegno del lavoro e a contrasto della povertà; misure che tuttavia non soddisfano appieno i settori produttivi, in particolare quello del gioco.

Il provvedimento di sostegno all'economia, il quinto emanato dall'inizio della pandemia, senza mezzi termini è stato dichiarato insufficiente dai rappresentanti di gran parte dell'industria. Un topolino partorito (e con fatica, pure) dalla montagna del nuovo governo, come lo ha definito il nostro direttore nel suo ultimo editoriale, dato che non contiene un piano di riapertura e prevede ristori insufficienti per le imprese messe allo stremo da un anno di chiusure forzate.

Stando ai commenti dei rappresentanti delle imprese del gioco, questi nuovi fondi "non salvano nessuno", "non servono neanche a coprire i costi fissi di 2 mesi" e sono "una presa in giro", nonostante la nuova formulazione dei 'ristori' elimini la discriminazione subita dai giochi, offrendo contributi a fondo perduto a chi ha perso almeno il 30 percento come media mensile.

Il sostegno si basa sulla perdita di fatturato tra l’anno “normale” (2019) e quello “pandemico” (2020), ma per gli imprenditori gli importi stabiliti sono molto lontani dalle aspettative. Cifre per vedere le quali le aziende dovranno attendere almeno quattro mesi. Per questo i rappresentanti di gran parte delle filiere, insieme a partite Iva e lavoratori autonomi che sono già scesi in campo per protestare contro l’entità davvero esigua dei contributi a loro destinati, e probabilmente daranno vita ad altre proteste nel prossimo futuro.

Ecco il link al documento pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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