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Piemonte, sì in Giunta a Ddl sul Gap: ecco le misure sul gioco

21 maggio 2021 - 11:35

La Giunta regionale del Piemonte approva il nuovo disegno di legge sul gioco, le novità sul distanziometro e retroattività.

Scritto da Anna Maria Rengo
Piemonte, sì in Giunta a Ddl sul Gap: ecco le misure sul gioco

Sì della Giunta regionale del Piemonte al disegno di legge “Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (Gap)”, destinato ora a passare all’esame del Consiglio. Il testo, si legge in una nota della Giunta, "introduce una nuova disciplina del gioco lecito e allo stesso tempo si prefigge l’obiettivo di contenere e salvaguardare i soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico".

Tra le novità introdotte dal disegno di legge si segnalano: l'accertamento della maggiore età e la conseguente possibilità di utilizzo degli apparecchi per il gioco attraverso idoneo lettore del codice fiscale o della tessera sanitaria posizionato su ogni apparecchio del gioco lecito, nel rispetto della normativa in materia del trattamento dei dati personali; la Regione istituisce, presso l’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze patologiche (Oed Piemonte), la Sezione tematica sul Gap, con funzione consultiva; vengono stanziati 955mila euro annui per la lotta e il contrasto delle ludopatie, grazie all’utilizzo dei fondi ministeriali per la tutela della salute e il contrasto al gioco patologico; per rendere omogenee sul territorio regionale le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco, i titolari delle sale da gioco, delle sale scommesse e degli spazi per il gioco sono tenuti, nell'arco dell'orario di apertura previsto, a rispettare le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco. Fasce orarie che, a differenza del passato, saranno omogenee per tutto il territorio regionale, in modo da scongiurare il rischio del 'pendolarismo del gioco'".

Inoltre, il distanziometro a 400 metri dai luoghi considerati sensibili (tra cui compro oro, bancomat, scuole, ospedali) non trova applicazione nei casi in cui il rispetto delle distanze ivi previste venga meno per fatti sopravvenuti, cioè nel caso in cui l’apertura di questi luoghi sensibili avvenga cronologicamente dopo l’apertura dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco legale.

Viene poi introdotto il logo regionale e si istituisce la giornata “Slot, no grazie!” Inoltre, chi ha dismesso gli apparecchi in forza della legge 9/2016 può rivolgere istanza per reinstallarli senza che ciò venga considerata nuova apertura. Pertanto si elimina l’effetto di retroattività della vecchia legge.

IL COMMENTO DI RICCA - “Con questo disegno di legge investiamo un milione di euro l’anno per combattere la ludopatia e contemporaneamente saniamo un problema che si era creato con la vecchia legge, cioè la retroattività di una norma che danneggiava gli operatori legali di un settore in cui lavorano migliaia di persone - afferma l’assessore regionale Fabrizio Ricca -. Facciamo anche di più, però, perché per la prima volta verrà reso omogeneo su tutto il territorio regionale l’orario di chiusura degli apparecchi, evitando il pericolo di 'pendolarismo del gioco', e si introduce l’obbligo di utilizzare la tessera sanitaria per utilizzare le slot, accertando quindi l’età reale degli utenti e combattendo il gioco minorile. Siamo ovviamente aperti al dialogo con tutte le forze politiche che vorranno discutere seriamente in merito a questo testo, per migliorarlo e renderlo il più utile possibile per i cittadini e i lavoratori”.

E QUELLO DELLA LEGA -  Secondo la Lega Salvini Piemonte, questo è un "Impegno mantenuto": il via libera al Ddl "tutelerà il gioco legale e migliaia di onesti lavoratori e contrasterà con nuove risorse e strumenti la ludopatia”.  Lo affermano il presidente Alberto Preioni, il vicepresidente Andrea Cerutti e il presidente della Terza commissione Claudio Leone: “Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto, di fronte a un cieco ostruzionismo delle opposizioni che negava un corretto confronto in aula la giunta ha presentato e approvato un disegno di legge che permetterà di regolamentare con nuovi strumenti il gioco legale in Piemonte, salvando migliaia di posti di lavoro. Un testo di buonsenso che coniuga il supremo bene della salute pubblica, garantendo risorse e mezzi per il contrasto alla ludopatia, con la tutela del diritto al lavoro onesto che sarebbe stato negato dall’abominio giuridico della retroattività prevista dalla precedente legge. Un punto di svolta fondamentale per garantire un futuro a migliaia di famiglie piemontesi, sulla strada di una definitiva approvazione che, entro qualche settimana, ci permetterà di avere una nuova e più giusta legge sul gioco legale. L’ennesima dimostrazione della buona politica della Lega, che agli annunci preferisce i fatti concreti. Specialmente quando da tutelare c’è il destino di migliaia di onesti cittadini”.
 
LE CRITICHE DI GRIMALDI - Di altro tenore il commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi. "Bar e tabaccherie che avevano dismesso gli apparecchi potranno rimetterli, il Riparti slot riporterà macchinette ad ogni angolo della strada; in più la Giunta consentirà alle sale slot che non si sono adeguate alla legge 9 del 2016 e alle norme sui distanziometri di godere fra 20 giorni non solo di una sanatoria che gli permetterà di uscire dall'illegalità e restare al proprio posto, ma di diventare addirittura dei monopolisti che potranno cedere la propria concessione a nuovi imprenditori: una compravendita sulla pelle dei più fragili", afferma. Secondo il consigliere "è un disegno di legge dannoso e pericoloso – prosegue Grimaldi – che annulla completamente una legge invece utile ed efficace, dando ai Comuni disposizioni senza alcun effetto, lasciando decidere ai sindaci gli interventi di tutela per i soggetti fragili, introducendo un divieto ai minori già presente nella normativa nazionale e abolendo di fatto totalmente i distanziometri: esisteranno solo per i nuovi esercizi e a soli 250 metri dai luoghi sensibili.
 
Uno schiaffo a chi si è adeguato alla legge e una sanatoria ex post per tutti quelli che colpevolmente non lo hanno fatto".

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