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Fedriga: 'Linee guida, ordinanze regionali dopo adozione ministero Salute'

30 maggio 2021 - 05:52

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, plaude all'adozione del minsitero della Salute delle Linee guida sulle riaperture, anche in materia di gioco.

Scritto da Redazione
Fedriga: 'Linee guida, ordinanze regionali dopo adozione ministero Salute'

Bene il riavvio delle attività in zona bianca, anche quelle di gioco. “Sono decisamente soddisfatto per il risultato raggiunto con l’adozione - nell’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza - delle 'Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali’ elaborate ed approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”. Lo afferma il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.

“Ancora una volta abbiamo dimostrato come sia fondamentale nel confronto fra lo Stato e le Regioni un approccio fondato sulla collaborazione istituzionale. Come Conferenza delle Regioni abbiamo avvertito da subito la necessità di mettere a disposizione il nostro contributo di proposte, elaborando rapidamente linee guida che consentissero a tutti i settori che hanno ripreso o stanno per riprendere le loro attività di poterlo fare organizzandosi per tempo sulla base di un pacchetto di regole di prevenzione comuni".

Inoltre, "abbiamo avviato con immediatezza un confronto proficuo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e con la ministra Mariastella Gelmini. Infine abbiamo sollecitato un approfondimento tecnico ulteriore registrando con il Cts una significativa convergenza su tutti i contenuti delle linee guida. È stato davvero un grande lavoro di squadra delle Regioni – aggiunge Fedriga - e voglio ringraziare gli assessori alla salute, coordinati dall’Emilia-Romagna, e il gruppo di lavoro per l’emergenza Covid-19, coordinato dal Veneto, per l’impegno profuso che ha consentito di raggiungere risultati tutt’altro che scontati. Ora il mio pensiero va anche a tutte quelle attività che con le misure di prevenzione dovute alla pandemia hanno dovuto sopportare lunghi periodi di chiusura e che, con il passaggio di alcune Regioni in zona bianca (Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna Ndr), potranno finalmente anticipare le aperture nel rispetto dei protocolli di prevenzione previsti proprio nelle linee guida della Conferenza. Linee guida che saranno recepite in queste Regioni con specifiche ordinanze regionali. Penso che sia un piccolo, ma importante segnale per la ripartenza del Paese.

Un segnale di speranza in più – conclude Fedriga - che si rafforzerà con il progressivo ampliamento della campagna vaccinale a cui le Regioni ed i loro servizi sanitari stanno danno un contributo costante e fondamentale”.

LE ORDINANZE - A tale proposito, le Regioni che passano in zona bianca hanno già provveduto o stanno provvedendo. Ovviamente, ha firmato la sua Fedriga, che è anche presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Essa prevede che "dal 31 maggio 2021 su tutto il territorio regionale è prevista l’anticipazione delle date di riapertura, rispetto a quelle previste dal decreto legge 52/2021 e dal decreto legge 65/2021", per diverse attività, tra cui "sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò". Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, aveva già firmato le sue.

LE LINEE GUIDA

Ecco, ricordiamo, che cosa prevedono sul gioco le Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni e adottate dal ministero della Salute.

 

LE GIOCHI, SALE SCOMMESSE, SALE BINGO E CASINO’
Le presenti indicazioni si applicano a sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; per quanto riguarda attività complementari (e. ristorazione) si fa riferimento ai protocolli specifici.
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso.
▪ Definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ Riorganizzare gli spazi e la dislocazione delle apparecchiature (giochi, terminali ed apparecchi Vlt/Awp, tavoli del bingo, ecc.) per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), ad eccezione delle persone che, in base alle disposizioni vigenti, non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. In caso di presenza di minori che necessitano di accompagnamento consentire l’accesso a un solo accompagnatore per bambino. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
▪ Il gestore è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei clienti in tutte le aree (comprese le aree distributori di bevande e/o snack, aree fumatori, ecc.) per evitare assembramenti, come indicato al punto precedente.
▪ Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
▪ Il personale di servizio deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igienizzazione delle mani.
▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche.
▪ Rendere obbligatoriamente disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti delle aree (es. entrata, uscita, servizi igienici, etc.), da usare soprattutto prima dell’utilizzo di ogni gioco/attrezzatura.
▪ Gli utenti devono sempre indossare la mascherina (per i bambini valgono le norme generali).
▪ Garantire la regolare pulizia e disinfezione degli ambienti, con particolare attenzione alle superfici più frequentemente toccate, ai servizi igienici e alle parti comuni (es. aree ristoro, tastiere dei distributori automatici di bevande e snack). Periodicamente (almeno ogni ora), è necessario assicurare pulizia e disinfezione delle superfici dei giochi a contatto con le mani (pulsantiere, maniglie, ecc).
▪ Per le attività che prevedono la condivisione di oggetti (es. giochi da tavolo, biliardo, bocce), adottare modalità organizzative tali da ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti, ad esempio predisponendo turni di gioco e squadre a composizione fissa, e obbligare comunque all’uso della mascherina e alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco. In ogni caso, i piani di lavoro, i tavoli da gioco e ogni oggetto fornito in uso agli utenti devono essere disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo. Sono consentite le attività ludiche che prevedono l'utilizzo di materiali di cui non sia possibile garantire una puntuale e accurata disinfezione (quali ad esempio carte da gioco), purché siano rigorosamente rispettate le seguenti indicazioni: obbligo di utilizzo di mascherina; igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco; rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro sia tra giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti. Nel caso di utilizzo di carte da gioco è consigliata inoltre una frequente sostituzione dei mazzi di carte usati con nuovi mazzi.
▪ Le apparecchiature che non possono essere pulite e disinfettate non devono essere usate. Non possono altresì essere usati i giochi a uso collettivo in cui non sia possibile il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio).
▪ E’ obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate.
Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.

 

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