Dl Sostegni Bis, inammissibile emendamento su gioco minorile

Nella giornata, 15 giugno, in cui il quarto comitato della commissione Antimafia "Influenza e controllo criminali sulle attività connesse al gioco nelle sue varie forme" è tornato a riunirsi, sotto il coordinamento del senatore del M5S Giovanni Endrizzi, la commissione Bilancio della Camera ha avviato la prima scrematura degli emendamenti presentati al decreto Sostegni Bis e che, come avvertito dal relatore Fabio Melilli (Pd), sono 3.851.

Tra gli emendamenti considerati inammissibili, in quanto non strettamente attinenti alla materia del decreto-legge, c'è anche quello di Gian Pietro Dal Moro (Pd), che punta al "Rafforzamento delle misure di prevenzione del gioco minorile e della criminalità nelle sale autorizzate" e chiede che "l'accesso alle aree ove sono installati apparecchi di intrattenimento di cui all'articolo 110, comma 6, lettere a) e b) (...) è consentito esclusivamente previa verifica della maggiore età e della non presenza nel Registro nazionale di autoesclusione di coloro che intendano essere inibiti dall'attività di gioco" e che "le condotte elusive dei controlli di cui al comma 1 sono punite con le sanzioni amministrative previste dall'articolo 24, commi 21 e 22, del richiamato decreto-legge n. 98 del 2011, raddoppiate nell'importo e nella durata".

A queste dichiarazioni di inammissibilità è possibile presentare ricorso. C'è inoltre da ricordare che, visto l'altissimo numero di emendamenti, si ricorrerà alla procedura di segnalazione degli emendamenti, con ovvia attesa da parte degli operatori di gioco di sapere se quelli che li riguardano saranno tra essi, e altrettanto ovvia attesa delle proposte di modifica, soprattutto in materia di proroga delle concessioni di gioco, che saranno presentate direttamente dal Governo.