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Piemonte, Bertola e Frediani (M4o): 'Legge gioco, battaglia in Aula'

31 agosto 2021 - 14:01

Bertola e Frediani (M4o) promettono 'battaglia' per la discussione della modifica delle nuove norme sul gioco del Piemonte chiesta dal ministero dell’Interno per alcuni 'dubbi di legittimità costituzionale'.

Scritto da Redazione
Piemonte, Bertola e Frediani (M4o): 'Legge gioco, battaglia in Aula'

"Oltre il danno la beffa. La (pessima) legge pro slot della giunta regionale del Piemonte dovrà essere ridiscussa in Aula come richiesto dal ministero dell’Interno. Maggioranza e opposizioni saranno chiamate nuovamente a discutere un testo, nella parte che riguarda gli strumenti di contrasto alle infiltrazioni mafiose e le competenze dei sindaci, la cui approvazione aveva già paralizzato il consiglio regionale per intere settimane".

Dopo Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi uguali verdi, anche i consiglieri regionali  Giorgio Bertola e Francesca Frediani (Movimento 4 ottobre Piemonte) intervengono in merito ai “rilievi” mossi dal ministero dell’Interno alla legge sul gioco approvata a luglio, dopo una lunga battaglia in Consiglio, con la presentazione di ben 900mila emendamenti da parte della minoranza.

Il testo quindi è finito sotto la lente del Viminale, e la Giunta in risposta ha inviato l'impegno a modificare alcune parti degli articoli 4, 6 e 14, “in relazione a specifiche previsioni, il cui tenore sembra determinare invasioni della sfera di competenza statale in materia di 'ordine pubblico e sicurezza” e “dubbi di legittimità costituzionale”.

 

"Eppure Cirio era perfettamente al corrente delle falle del Ddl presentato dall’assessore leghista Fabrizio Ricca. Questa vicenda continua a restituirci l’immagine di una maggioranza sorda, incompetente e irresponsabile che ha mosso mari e monti pur di abrogare l’ottima legge 9 del 2016 a contrasto del gioco d’azzardo patologico per saldare il debito elettorale con la lobby del gioco", proseguono i due esponenti del Movimento 4 ottobre Piemonte.
"Ora la modifica verrà inserita nella legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale del 2021 per evitare che il Governo impugni la legge perché i tempi sono abbastanza ristretti.
Ora la battaglia riprende per modificare ciò che per noi rimane inaccettabile, compreso l'articolo che permette di reinstallare le macchinette da gioco nei locali che le avevano prima dell’entrata in vigore legge 9 del 2016, senza rispettare nessun distanziometro", concludono Bertola e Frediani.
 

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