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Green pass, obbligo vaccinale, sostegni: tutte le regole fino al 15 giugno

07 gennaio 2022 - 16:13

Un riepilogo generale delle misure già in vigore e quelle che scattano da oggi, 7 gennaio, per tutte le attività, con un focus sul gioco pubblico.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Green pass, obbligo vaccinale, sostegni: tutte le regole fino al 15 giugno

Cinque decreti in pochi mesi, tante misure (e restrizioni) e altrettante scadenze da rispettare o tenere comunque in considerazione, per non incorrere in sanzioni. Dopo gli ultimi ritocchi legislativi apportati dal governo attraverso una serie di provvedimento (ancora una volta) di carattere emergenziale, si complica ulteriormente lo scenario per lavoratori e imprenditori: con particolare riguardo a quelli del gioco pubblico

In generale, tuttavia, ci sono scadenze diverse per l’entrata in vigore delle tante misure varate dal governo con i decreti approvati a dicembre e gennaio. Una serie di nuove regole che per gli obblighi vaccinali tengono conto dell’intervallo necessario tra prima e seconda dose, provocando una sequela di date, a partire da oggi, venerdì 7 gennario, quando il provvedimento discusso e varato il 5 gennaio sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Per non perdersi nella giugla delle scadenze e non incappare in fastidiose sanzioni, ecco un riepilogo delle misure di cui tenere conto. 

NORME GIÀ IN VIGORE – Prima misura “speciale” adottata in seguito al dilagare della variante Omicron è l'obbligo di indossare la mascherina all’aperto, in tutta Italia. A cui si aggiunge però anche l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e sul trasporto pubblico locale. Obbligatorio anche il Green pass “base”, cioè quello rilasciato con un tampone antigenico valido 48 ore oppure molecolare valido 72 ore, per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. A cui si aggiungo l'obbligo vaccinale per personale sanitario, scolastico, forze dell’ordine e lavoratori esterni delle Rsa e il Green pass rafforzato per bar e ristoranti al chiuso anche per consumare al bancone, luoghi dello spettacolo, palestre e piscine al chiuso, locali di intrattenimento. Mentre le feste sono vietate fino al 31 gennaio 2022 e la capienza massima degli stadi all’aperto è fissta al 50 percento dei posti disponibili, mentre al chiuso scende al 35 percento.

Il Green pass viene “sbloccato” automaticamente ai guariti dal Covid mentre i positivi asintomatici da 3 giorni, con tre dosi o due dosi da meno di 120 giorni, devono stare in isolamento per 7 giorni e uscire con il test antigenico o molecolare. Per i positivi asintomatici l’isolamento è 10 giorni e uscire con test antigenico o molecolare.

I contatti stretti di un positivo non fanno la quarantena se hanno due o tre dosi da meno di 120 giorni, ma devono indossare la Ffp2 per 10 giorni. Da più di 120 giorni devono stare in quarantena 5 giorni e uscire con tampone negativo. I non vaccinati fanno 10 giorni e si esce con test antigenico o molecolare. 

Se la regione di residenza va in zona arancione chi non ha il green pass rafforzato ha varie restrizioni: non può uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di "lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune”; non può accedere agli impianti di risalita delle piste da sci; non può accedere ai centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi; non può partecipare ai corsi di formazione in presenza; non può praticare gli sport di contatto.

NORME IN VIGORE DALL'8 GENNAIO - Scatta l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Se non ci si vaccina entro il 1 febbraio scatta la sanzione di 100 euro. L’obbligo vaccinale è esteso tra l'altro anche al personale universitario equiparato a quello scolastico.

NORME IN VIGORE DAL 10 GENNAIO - Fino alla cessazione dello stato di emergenza fissato al 31 marzo è obbligatorio il green pass rafforzato per: alberghi e strutture ricettive, feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; palestre, piscine, centri natatori, sport di squadra e i centri benessere anche all’aperto; centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto; Aerei, treni e navi; Trasporto pubblico locale. Nella stessa data, inoltre, si aprono le prenotazioni per i ragazzi tra i 12 e i 15 per la somministrazione della terza dose di vaccino.

NORME IN VIGORE DAL 20 GENNAIO - Scatta l’obbligo di green pass base (anche) per i clienti di parrucchieri, barbieri, centri estetici. Una misura che nulla cambia per chi lavora nel gioco, se non nel veder risolvere una fastidiosa (e incomprensibile) disparità di trattamento che si sussegue dall'uscita dal primo lockdown del 2020.

NORME IN VIGORE DAL 1 FEBBRAIO - I lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età dovranno fare almeno la prima dose perché dal 15 febbraio 2022 sarà obbligatorio il green pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro fino al 15 giugno 2022. Il green pass base (rilasciato con tampone antigenico valido 48 ore oppure molecolare valido 72 ore) è esteso ai clienti di: pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari; attività commerciali, ma saranno esclusi i negozi che vendono alimentari, le farmacie e quelli che “soddisfano le esigenze essenziali e primarie della persona”.

NORME IN VIGORE DAL 31 MARZO - Fine dello stato di emergenza. Naturalmente, salvo ulteriori proroghe (e nuove varianti del virus).

MISURE DI CARATTERE GENERALE – Come anticipato in occasione del vaglio delle ultime misure anti-Covid, la stretta decisa dal governo e votata all'unanimità in Consiglio dei Ministri (sia pure in seguito a qualche ammorbidimento rispetto all'impostazione iniziale) riguarda tutto il mondo del lavoro e non solo il pubblico impego. Tra le novità più significative, al di là delle restrizioni “disiche” alle persone: a partire dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati - compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati - che hanno compiuto i 50 anni, dovranno esibire al lavoro il super green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio, ma conserverà il posto di lavoro e sarà considerato “assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione”. L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1.500 euro. Tutte le imprese, senza eccezione dunque sul numero complessivo di dipendenti, potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde. La sostituzione rimane di dieci giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022. Sanzioni per chi - sempre over 50 - dal 15 febbraio entrerà al lavoro senza il super green pass. Un dpcm - che sarà adottato entro 15 giorni - preciserà il raggio d’azione delle varie misure. Per la prima volta viene dunque introdotto l’obbligo del vaccino per fascia di età, ovvero dai cinquanta anni in poi. La nuova stretta promossa dal Governo per tenere sotto controllo i contagi Covid si svilupperà dunque attraverso l’estensione del super green pass (che si ottiene solo con vaccino o guarigione dal Covid) sul posto di lavoro, per chi ha più di 50 anni. Chi è senza impiego e ha superato la soglia dei 50 anni, dovrà comunque vaccinarsi.

Novità anche per quanto riguarda lo smart working: al di là dei passaggi più significativi per il pubblico impiego, anche per le imprese private, come quelle del gioco, viene specificato che “la modalità di lavoro agile può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali”.

VERSO DECRETO PER SOSTEGNI A METÀ GENNAIO – La cosa potenzialemnte più importante e attesa per le imprese, di qualunque settore, è l'arrivo di un decreto per nuovi sostegni economici alle attività in crisi a causa del Covid dovrebbe arrivare tra una decina di giorni, attorno alla metà di gennaio. È quanto si è appreso a margine del Consiglio dei Ministri, anche se al momento non siconoscono i dettagli, ma solo l'intenzione, emersa durante la cabina di regia, concordando sulla necessità di fare un’attenta valutazione di quali attività abbiano bisogno di un intervento.

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