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Rapporto evasione fiscale: il Ministro Padoan punta su gioco online e agenzie non autorizzate

02 ottobre 2014 - 16:56

Anche il gioco non autorizzato finisce nel mirino del Ministero dell'Economia nel programma di contrasto all'evasione fiscale che il ministro Piercarlo Padoan intende adottare nei prossimi mesi. Secondo quanto riportato nel 'Rapporto sull’evasione fiscale' predisposto dal titolare del dicastero dell'Economia, il governo punterà sui giocatori che utilizzano siti illegali”, i quali potranno essere individuati attraverso le informazioni fornite dalle banche e dagli altri intermediari finanziari, mentre un provvedimento da emanare nei prossimi giorni permetterà la segnalazione delle somme trasferite a società di gioco non autorizzate da parte di banche e istituti di credito.

Scritto da Alessio Crisantemi
Rapporto evasione fiscale: il Ministro Padoan punta su gioco online e agenzie non autorizzate

I NUMERI DEL MEF - Nel rapporto, presentato al Consiglio dei Ministri e che subirà l’esame del Parlamento, il Ministero dichiara di puntare a un maggior numero di controlli per fare "emergere la ricchezza sommersa", contrastando l’evasione e arginando “i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata" in un settore caratterizzato da "elevati flussi di liquidità". Un numero di "potenziali soggetti abusivi indefinibile" – è scritto nel report - opera nel settore  giochi a fronte di 2500 concessionari autorizzati: solo nel 2013 la Guardia di Finanza ha eseguito 9.471 operazioni di controllo, portando alla luce movimenti in nero e non tassati per oltre 123 milioni di euro, quasi tutti riferibili a imposta sulle scommesse non pagata (oltre 122 milioni), mentre il resto riguarda il mancato versamento del prelievo erariale sui giochi (circa 940 mila euro).

L’obiettivo generale è riportare alla luce 91 miliardi di euro evasi al fisco: nel settore giochi, i punti chiave nel rapporto del Mef passano per controlli più serrati per scommesse e gioco online non autorizzati, oltre alla rete di slot e Vlt.

LE SCOMMESSE IN NERO - Per quanto riguarda l’evasione dell’imposta unica tramite l’esercizio di scommesse in nero o comunque, senza registrazione al totalizzatore nazionale, le attività di prevenzione sono relative a operazioni di gioco a fini di controllo (fondo speciale per giocate a fini di controllo), mentre l’individuazione e la repressione consiste in verifiche a soggetti privi di concessione amministrativa, accertamenti bancari e finanziari, accertamento induttivo in base alla media della raccolta per provincia, programmi di verifiche coordinati con la Guardia di Finanza, utilizzo ai fini fiscali di dati e notizie acquisite nell’ambito di indagini di P.G. e/o di attività di controllo da altri soggetti (ad esempio, vigili urbani).

IL GIOCO ONLINE – Per combattere le operazioni di gioco con siti di soggetti privi di concessione (evasione imposte unica, riciclaggio, frodi di gioco), la prevenzione consiste in: scambio di informazione con le corrispondenti Autorità estere; apertura di conti di gioco mediante il fondo speciale per giocate a fini di controllo, al fine di individuare i soggetti titolari di siti illegali; segnalazione da parte di banche ed intermediari finanziari delle somme trasferite a società di gioco non autorizzate (in corso di emanazione il provvedimento attuativo); tracciatura di tutte le operazioni di gioco; inibizione di siti illegali, mentre l’individuazione e repressione prevede accertamenti bancari e finanziari; scambio di dati ed informazioni con l’Agenzia delle Entrate; individuazione dei giocatori che utilizzano siti illegali, sulla base delle informazioni fornite dalle banche e dagli altri intermediari finanziari. Ci sono poi incentivi alla compliance: liquidazione automatica dell’imposta (con riferimento all’anno d’imposta 2011).
 
IL PREU – Anche l’evasione del Preu sarà prevenuta attraverso operazioni di gioco a fini di controllo (fondo speciale per giocate a fini di controllo), mentre il programma di individuazione e repressione consiste in: analisi di rischio con riferimento agli scostamenti, per apparecchio collegato alla rete, rispetto alla media, su base locale; accertamenti bancari e finanziari; applicazione dell’accertamento induttivo (Preu ‘forfettario’) per gli apparecchi non collegati alla rete o irregolari; programmi di verifiche coordinati con la Guardia di Finanza; scambio di dati ed informazioni con l’Agenzia delle Entrate; utilizzo ai fini fiscali di dati e notizie acquisite nell’ambito di indagini di polizia giudiziaria e/o di controllo di altri soggetti (ad esempio, vigili urbani).

 

IL PIANO IN MATERIA DI GIOCO - "Nei primi anni duemila, il legislatore è intervenuto nel settore dei giochi pubblici, con norme finalizzate all’obiettivo di far emergere volumi di ricchezza sommersa, recuperare materia imponibile, contrastando l’evasione fiscale e, in buona sostanza, porre ulteriore argine ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nello specifico comparto, caratterizzato da elevati flussi di liquidità.

In particolare, con la Legge n. 289 del 2002 e il Decreto Legge n. 269 del 2003 (convertito dalla Legge n. 326 del 2003), si è provveduto a disciplinare il “gioco lecito” mediante apparecchi da intrattenimento (le cosiddette new slot) e ad introdurre una nuova forma di imposizione, il Prelievo Erariale Unico – PREU –, in luogo dell’ISI (imposta sugli intrattenimenti) e dell’IVA.

In tale contesto, sono stati definiti puntualmente i poteri istruttori dell’Amministrazione e la normativa in materia di liquidazione e accertamento, anche in via induttiva72. Con le leggi n. 311 del 2004 e n. 266 del 2005, sono state inoltre adottate altre misure nell’ottica di integrare la normativa generale del comparto, mediante la revisione del sistema sanzionatorio73 e l’introduzione di nuove misure finalizzate a consentire un più efficace monitoraggio della raccolta e della movimentazione degli apparecchi sul territorio. Con il cosiddetto decreto Abruzzi (decreto Legge n. 39 del 2009) è stata in concreto avviata l’introduzione nel mercato di una nuova generazione di apparecchi (le cosiddette videolottery – VLT –), collegati tramite rete telematica del concessionario a piattaforme centrali in cui risiede il software di gioco, ed inoltre prevista la possibilità di adottare misure cautelari di carattere reale (ipoteca e sequestro conservativo) in relazione alle somme dovute a qualunque titolo dai responsabili, in via principale o in solido, di illeciti relativi agli apparecchi da intrattenimento.

Al fine di contrastare più efficacemente l’evasione nel settore, l’art. 1, comma 69, della Legge n. 220 del 2010 (Legge di stabilità 2011) ha esplicitamente esteso le indagini finanziarie alle attività di accertamento di competenza dell’Amministrazione dei monopoli di Stato.

Assumono rilievo, inoltre, le previsioni recate dall’art. 10 del D.L. 2 marzo 2012, n.16, convertito dalla Legge 26 aprile 2012, n. 44, che ha introdotto importanti disposizioni tese ad assicurare maggior efficienza al sistema di raccolta del gioco, attraverso la previsione di nuove formule di gioco, la riassegnazione mediante apposito bando di gara delle concessioni per la raccolta delle scommesse (su rete fisica) in via di scadenza, nonché a rafforzare la specifica azione di controllo ai fenomeni illeciti, anche mediante l’esecuzione di operazioni di gioco simulate, da parte degli operatori di polizia, presso i locali in cui si effettua la raccolta, al fine di acquisire elementi di prova di violazioni alla normativa di riferimento.

Numerose infine, sono state le novità volte a limitare gli “effetti collaterali” connessi al gioco, attraverso linee d’azione per la prevenzione, il contrasto e il recupero di fenomeni di ludopatia, cui è peraltro direttamente connesso il più recente inasprimento operato con riferimento al divieto, per i minori, di accedere in aree/sale ove si esercita l’offerta di giochi con vincita in denaro (ai sensi del D.L. n. 98/2011, peraltro, era già vigente il divieto di partecipazione a tali tipologie di giochi), per effetto delle disposizioni del D.L. 13 settembre 2012, n. 158, concernente “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute”, convertito nella Legge 8 novembre 2012, n. 189.

I NUOVI CONTROLLI - Nello stesso provvedimento, inoltre, è previsto che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli pianifichi, su base annuale, anche d’intesa con la Guardia di finanza, almeno 10.000 controlli specificamente destinati al contrasto del gioco minorile, nei confronti di esercizi presso i quali sono installate le newslot ovvero vengono accettate le scommesse, ubicati in prossimità di istituti scolastici, di strutture sanitarie e ospedaliere e luoghi di culto".

 

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