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Liguria: Pd-Articolo 1 'Attuare legge sul gioco', il Consiglio dice no

22 dicembre 2021 - 17:00

Il Consiglio Liguria boccia emendamento di Pd-Articolo 1 al Collegato di bilancio per attuare la legge sul gioco, il governatore Toti pronto a parlare del tema 'in un altro contesto'.

Scritto da Fm
Liguria: Pd-Articolo 1 'Attuare legge sul gioco', il Consiglio dice no

“Credo che presentare oggi questo emendamento in un provvedimento totalmente disomogeneo sia strizzare l'occhio, con un po' di peloso moralismo a qualche associazione a cui si va a chiedere il voto, e nulla di più. Credo che affrontare in questo modo questo problema sia il modo più sbagliato in assoluto. Sappiamo che esiste un problema legato al gioco e alla ludopatia, sappiamo anche che è un settore importante della nostra economia, e non credo che nessuno possa lavarsi la coscienza dall'una e dall'altra parte con un emendamento. Se ne tornerà a discutere”.

 

Così Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, nel respingere al mittente l'emendamento presentato dal gruppo Pd-Articolo uno per inserire nel bilancio regionale una norma che limiti la presenza di slot machines nei pressi di luoghi sensibili e discusso nella seduta del consiglio regionale di oggi, 22 dicembre.
 
Fra i firmatari Enrico Ioculano (Pd), consigliere regionale ma già sindaco di Ventimiglia (Im), e noto al settore in qualità di promotore dell'ordinanza che nel 2019 ha imposto il divieto di accendere gli apparecchi da gioco dalle 7 alle 19, consentendone il funzionamento solo dalle 19 alle 24 e dalle 24 alle 7.
 
Ioculano, nel presentare l'emendamento al Collegato di bilancio ha chiesto di “riprendere la legge n 17 del 2012 comprensiva di un distanziometro di 300 metri dai luoghi sensibili, che ha vietato le nuove installazioni e stabilito per quelle già in essere un termine di sei anni, non rinnovabili”, come si ricorderà sospesa “sine die” nel 2018.
 
Nel corso del dibattito si registra l'intervento del consigliere dem Pippo Rossetti: “Vi avevamo chiesto di modificare la legge dopo le linee di indirizzo nazionale condivise dalle Regioni e dal Governo (l'intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni nel 2017, Ndr) e ve ne siete ben guardati; abbiamo chiesto un tavolo di lavoro per leggere quali fossero le ricadute negative sugli occupati del settore del gioco, e capire quali potessero le politiche alternative per sostenere quel sistema senza le slot machine, e non lo avete mai fatto”.
 
Nel commentare la proposta di Pd e Articolo uno il presidente della Regione Toti si dice aperto a riparlare della norma, ma in altri contesti.
“Resto convinto, e non per patti elettorali, che il gioco legalizzato sia un tema e che il tema della criminalità sia un altro; quando il gioco legalizzato non c'era era assai peggiore di quando il gioco è stato legalizzato, preferisco le agenzie per le scommesse al totonero agli angoli delle strade gestito dalla camorra. Quando vorremo affrontare tutto questo in modo serio ci sarà modo di calendarizzarlo e le opposizioni hanno modo di chiederlo, così come la maggioranza. Non certo con un emendamento buttato lì all'interno di un Collegato alla legge di Stabilità che cambierebbe gli equilibri economici di un pezzo importante del commercio del nostro territorio”.
 
Il firmatario dell'emendamento, Enrico Ioculano, però non si scoraggia e scrive, in un post sulla propria pagina Facebook. “È una battaglia in cui credo e che ho combattuto anche da sindaco, un atto importante nella lotta alla ludopatia. Il presidente Toti, nel motivare il voto contrario della maggioranza, ha accusato me e gli altri firmatari delle opposizioni di fare solo retorica e che questa non era la sede adatta per occuparsi concretamente del tema. È una proposta che non lasceremo cadere nel vuoto e anzi torneremo su questa già dai primi mesi del 2022”.
 

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