Emilia Romagna, M5S: 'Applicazione distanziometro gioco in ritardo'
I consiglieri del M5S, Andrea Bertani e Raffaella Sensoli , criticano la Giunta dell'Emilia Romagna per la mancata applicazione del distanziometro sul gioco.
Scritto da Redazione
“La legge regionale 18/2016 vieta l’esercizio di attività di gioco d’azzardo in sedi situate a meno di 500 metri da scuole, centri di aggregazione, ritrovo per ragazzi e uffici, l’applicazione di questo limite dipende, tuttavia, dall’approvazione da parte della Giunta regionale di un provvedimento attuativo il cui iter è ancora in corso, nonostante siano stati ampiamente superati i termini previsti per la sua adozione”.
E’ quanto denunciano i consiglieri del Movimento cinque stelle dell'Emilia Romagna, Andrea Bertani e Raffaella Sensoli, in un’interrogazione, in cui chiedono alla Giunta i motivi del ritardo dell'applicazione del distanziometro sul gioco previsto dalla legge 2016, sollecitando una rapida emanazione dell’atto.
"Il rischio - spiegano - potrebbe essere quello di consentire a qualcuno di intraprendere 'attività volte a creare diritti da vantare successivamente alla piena operatività della norma regionale': in Emilia-Romagna, infatti, per esempio a Rimini e a Modena, sono numerose le attività di gioco d’azzardo lecito che si aprono o sono in procinto di farlo sfruttando a loro favore il ritardo della Regione".
"Nel contempo - aggiungono i consiglieri - il Governo, invocando il principio di leale collaborazione, con un apposito decreto, vorrebbe depotenziare l’attività delle Regioni e dei Comuni imponendo una disposizione di coordinamento nazionale in materia di gioco, bloccando di fatto quelle Regioni che non hanno norme operative che limitano l’apertura di nuove sale da gioco” e “diversi consigli comunali hanno congelato l’adozione di regolamenti sul gioco d’azzardo, a fronte dell’incertezza normativa causata dal ritardo dell’adozione del regolamento attuativo sulle distanze”.