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Codacons: “Troppa pubblicità gioco sui Mondiali, esposto a Dpa e commissione vigilanza Rai”

11 luglio 2014 - 11:21

La pubblicità del gioco durante i Mondiali di calcio torna a far discutere. Questa volta è il Codacons a scendere in campo, presentando un esposto al Dipartimento Politiche Antidroga del Governo e alla Commissione di Vigilanza Rai.

Scritto da Redazione
Codacons: “Troppa pubblicità gioco sui Mondiali, esposto a Dpa e commissione vigilanza Rai”

“La legge Balduzzi vieta la messa in onda degli spot legali al gioco solo nelle fasce di visione dei minori – scrive il Codacons nell’esposto - ma in realtà, pur volendo tralasciare la partita notturna Italia Inghilterra del 14 giugno scorso, è bene evidenziare che anche durante le partite successive (ad es. Spagna-Cile, Uruguay-Inghilterra, Italia-Costa Rica, ecc.), gli spot si sono ripetuti in modo continuo e martellante. La platea di riferimento è estremamente varia e, considerando che tra il pubblico vi molti anche sono minorenni, il rischio ludopatia aumenta a dismisura. È evidente che le principali agenzie di scommesse italiane e straniere, forti dei loro fatturati miliardari, non si sono fatte scappare i grandi ascolti dei campionati mondiali di calcio e hanno investito milioni in comunicazione. Non è una novità, sono anni che le aziende del settore sponsorizzano le squadre di calcio e comprano pubblicità negli stadi, nelle emittenti e nelle riviste sportive”.

Il Codacons ha dunque chiesto al Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio e alla Commissione di Vigilanza Rai di attivarsi per verificare i fatti e le relative responsabilità, considerando che la martellante pubblicità a scommesse e giochi durante i Mondiali può rappresentare una forma di istigazione al gioco d’azzardo. “Da quando il premier Matteo Renzi ha preso in mano le deleghe per le dipendenze, la lotta alla ludopatia nel nostro paese ha subito una battuta d’arresto – denuncia il presidente Carlo Rienzi – occorre riprendere immediatamente il lavoro dell’Osservatorio contro le dipendenze da gioco, il quale lo scorso dicembre ha approvato un Piano d’Azione Nazionale, ancora irrealizzato”.

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