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Sbordoni: 'Bando scommesse legato a decreto riordino giochi'

20 ottobre 2017 - 08:04

Intervistato da Gioconews.it ad Enada Roma, Stefano Sbordoni, esprime gli auspici degli operatori dopo il mancato inserimento del bando scommesse nel decreto fiscale.

Scritto da Sara Michelucci
Sbordoni: 'Bando scommesse legato a decreto riordino giochi'


Roma - "Il bando è previsto dalla Finanziaria precedente, quindi si tratterebbe di adattare gli esiti dell'accordo Stato-Regioni e quindi del decreto che ne definirà i termini nello specifico - si spera entro il 31 ottobre - per poi riemanarlo sulla base della legge precedente che già lo prevedeva. Non ritengo che debba esserci un provvedimento di norma primaria per riemanare il bando ma piuttosto un riadattamento di condizioni necessario per quanto prima detto".


Così Stefano Sbordoni, legale esperto di gioco, intervistato da Gioconews.it ad Enada Roma, esprime gli auspici per gli operatori dopo che nel decreto fiscale non sono state inserite le ventilate disposizioni sul bando scommesse, in un momento di grande incertezza sulle misure sui giochi che potrebbero essere contenute nella prossima Manovra fiscale, soprattutto per quanto riguarda le possibilità che venga o meno inserita l'ulteriore proroga delle attuali concessioni di scommesse e bingo.

 

Sbordoni poi passa a parlare del ruolo dei concessionari, ritenuto fondamentale da Davide Diamare, direttore dell'Ufficio scommesse dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli. "Ci sono state commissioni, tavoli di lavoro per la redazione del bando che hanno coinvolto i concessionari e i loro rappresentanti e l'amministrazione che ne era l'organizzatrice. Questi dovrebbero essere proseguiti. Il dottor Diamare bene ha detto, chiaramente se fosse stato emanato prima sarebbe stato un non senso perché non avrebbe potuto vedere la partecipazione di quelli che avrebbero avuto impossibilità ad aprire i punti a causa delle norme regolamentari regionali e comunali".
 

Il bando servirà a superare anche la cosiddetta "doppia rete"? "Questo si auspica. Sicuramente il bando nelle sue previsioni avrebbe dovuto assorbire i cosiddetti 'sanati' che si erano sanati in previsione del bando. Quindi, sì, si supererebbe la 'doppia rete', sicuramente", sottolinea Sbordoni.
 
Crede che ci saranno altre normative sul gioco nella Manovra fiscale, che si interverrà in qualche modo? "Sarebbe interessante se si potesse ribadire, più che l'auspicio, il disegno della omogeneizzazione, del compattamento della normativa sui giochi. Non credo che ci saranno previsioni di questo genere, anche perché è una Manovra che viene poco prima di un'elezione politica importante. Credo nessuno si sbilanci su norme che potrebbero essere controverse", afferma il legale.
 
 
Infine Sbordoni dice la sua sulla dibattuta questione della liquidità internazionale. "Io credo che sia una questione puramente commerciale. Credo che gli aspetti che preoccupano coloro che sono intervenuti nel dibattito dovrebbero essere stati valutati e risolti dai regolatori quando ne hanno previsto l'emanazione o la possibilità. Si tratta di regolatori facenti capo ai ministeri delle Finanze dei singoli Paesi coinvolti quindi gli aspetti di riciclaggio o eventuali devianze nell'utilizzo di questo 'sistema' dovrebbero averli valutati prima. Quanto al resto se l'aspetto commerciale ha una rilevanza bene, ci può stare. Vediamo cosa sarà e magari aspettiamo un momento migliore".
 

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