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Cds, boccia ricorso sala scommesse: 'Attività economica non inibita'

29 agosto 2018 - 10:08

Il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare di una sala scommesse che aveva dovuto spegnere apparecchi da gioco in quanto troppo vicina ad una chiesa.

Scritto da Fm
Cds, boccia ricorso sala scommesse: 'Attività economica non inibita'

 

"La Sezione, impregiudicata ogni successiva valutazione di merito, ritiene che, in ordine all’istanza di misure cautelari, il ricorso non risulta prima facie corredato da concreti elementi comprovanti il periculum in mora, in quanto l’impugnato provvedimento non ha inibito totalmente l’attività economica della ricorrente.
La Sezione ritiene, altresì, che l’Amministrazione debba predisporre, in tempi celeri, la relazione ministeriale relativa al ricorso straordinario, inviandola anche alla ricorrente, assegnando a quest’ultima un congruo termine per formulare le proprie controdeduzioni, trascorso il quale l’Amministrazione trasmetterà alla Sezione la relazione e le controdeduzioni unitamente alle proprie valutazioni o, in mancanza, comunicherà la mancata presentazione di controdeduzioni".

 

Queste alcune delle motivazioni con cui il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare proposta da una società titolare di un punto di raccolta scommesse contro Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia delle dogane e dei monopoli, Comune di San Giovanni Teatino, e nei confronti di Parrocchia di San Rocco in Sambuceto di San Giovanni Teatino (Ch), avverso il provvedimento del Comune di San Giovani Teatino in materia di cessazione dell’attività di installazione di apparecchi di intrattenimento di cui all'articolo 110 Tulps.
 

Il Comune aveva vietato l'installazione di apparecchi a causa della vicinanza dell'esercizio alla chiesa, distante solo 112 metri e per questo ricadente nel novero dei luoghi sensibili ai sensi della legge abruzzese sul Gap.

 

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