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Tabaccai ad Adm: 'Riattivare giochi ancora sospesi presso le rivendite'

19 maggio 2020 - 08:24

Federazione italiana tabaccai e Sindacato totoricevitori sportivi chiedono ai Monopoli ok formale per la ripresa dei giochi nelle rivendite, intanto i Ctd collegati a operatori esteri sono in piena attività.

Scritto da Fm
Tabaccai ad Adm: 'Riattivare giochi ancora sospesi presso le rivendite'

“L'immediata riattivazione di tutti i giochi ancora sospesi presso le rivendite di generi di monopolio e la possibilità di accendere i monitor, fermo restando l’obbligo di rispetto delle norme anti assembramento”.

A chiederla al direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, è la Federazione italiana tabaccai, con una lettera inviata ieri, 18 maggio.

La sollecitazione arriva dopo la richiesta di conferme avanzata ieri dall’associazione dei concessionari Acadi  in merito alla “possibile riapertura delle Awp e delle scommesse presso i bar, mantenendo invece ferma la relativa raccolta presso le tabaccherie in ossequio alla Determinazione Direttoriale, Prot. 96788/RU, del 21 marzo 2020”, possibilità poi smentita dalla nota ufficiale inviata dallo stesso Minenna alle associazioni di categoria del comparto giochi, invitandole a “chiedere i chiarimenti necessari alle Istituzioni competenti".

 

 

A spiegare l'obiettivo della lettera scritta dai tabaccai a Gioconews.it è Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi: “In sostanza, noi chiediamo ai Monopoli un ok formale per la ripartenza dei giochi nei nostri esercizi, è ovvio che non sarà semplice, specie per alcuni prodotti. Ma, ad esempio, si potrebbe ripartire dalle scommesse, prima nei corner e poi nelle sale, visto che non sono di difficile gestione, si possono usare delle giocate già pronte. In giro, fin dallo scorso weekend, si vedono molti centri trasmissione dati - collegati con operatori esteri di scommesse – già in piena attività e questo è doppiamente negativo: da un lato si verifica una perdita importante di mercato per il comparto legale e dall'altro si dà un pessimo messaggio ai giocatori e agli esercenti. Se i Ctd ripartono e le ricevitorie con i corner sono ferme sembra quasi che in Italia sia più conveniente operare al di fuori delle regole. I giocatori poi giocano dove trovano da giocare, e questa situazione è quasi un 'invito' a non rispettare le norme”.
 

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