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Vaccari (Pd): 'Si adottino misure transitorie per premiare ippodromi virtuosi'

26 gennaio 2017 - 17:55

Interrogazione al Mipaaf del senatore del Pd Stefano Vaccari, che chiede di prevedere misure transitorie premiali per alcuni ippodromi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Vaccari (Pd): 'Si adottino misure transitorie per premiare ippodromi virtuosi'

Il senatore del Pd Stefano Vaccari ha presentato un’interrogazione al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina per chiedere se si intendano prevedere misure transitorie premiali per quegli ippodromi che si erano già messi in regola con i nuovi parametri e risultano ora penalizzati dal differimento al 1° gennaio 2018 dell’entrata in vigore del nuovo sistema di finanziamento delle strutture ippiche.

In dettaglio, il senatore chiede al ministro "di fornire chiarimenti in relazione alle azioni che si intendono mettere in campo per sopperire ai profili di criticità sollevati, in particolare circa la compatibilità del differimento dell'entrata in vigore del nuovo modello con il nuovo assetto delineato dal parere del Consiglio di Stato e circa la sussistenza di profili di incongruità nell'utilizzo di fondi pubblici; se intenda adottare misure transitorie premiali per quegli ippodromi che, diligentemente, si sono attivati per tempo, al fine di risultare conformi al nuovo assetto; se intenda chiarire quali controlli il Ministero abbia svolto o intenda svolgere, al fine di verificare i dati forniti dagli ippodromi, ed in particolare relativamente al numero di cavalli posti nel centro di allenamento, considerato che, dai dati in possesso, sembra che alcune società di corse abbiano dichiarato valori davvero considerevoli, superiori alle 300 unità, per ottenere, secondo i parametri del vecchio modello di convenzione ora di nuovo in vigore, un contributo statale di notevole entità".

LE PREMESSE - In premessa, Vaccari ricorda che "con il decreto ministeriale prot. 96427 del 27 dicembre 2016 del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali si è differito al 1° gennaio 2018 l'operatività del sistema di classificazione, di cui al decreto ministeriale n. 681 del 2016, già fissato dall'art. 14 del medesimo decreto al 1° gennaio 2017, affermando nei fatti a chiare lettere che numerosi ippodromi non sono conformi al nuovo sistema dei ruoli; la 'motivazione' del differimento sarebbe da rinvenirsi nel rilevante impatto 'del nuovo sistema di classificazione sull'attuale dimensionamento del settore, anche in ragione del fatto che numerosi ippodromi appaiono non raggiungere i requisiti minimi fissati dal decreto 681/2016 per l'inquadramento del ruolo'; il decreto  'concede tempo' agli ippodromi, al fine di 'mettersi in regola' rispetto al nuovo regime, e raggiunge detto obiettivo, differendo il termine di entrata in vigore del nuovo sistema di classificazione al 1° gennaio 2018; il differimento dell'entrata in vigore del nuovo modello è dovuto, per espressa dichiarazione del Ministro, al fatto che 'numerosi ippodromi appaiono non raggiungere i requisiti minimi fissati dal decreto 681/2016 per l'inquadramento del ruolo', ma è altrettanto vero che gli ippodromi 'virtuosi' (quelli che, vale a dire, risultano già ad oggi in linea con i parametri del nuovo modello) vengono penalizzati da tale differimento".
 LA NUOVA CLASSIFICAZIONE - Vaccari ricorda, ancora, che "il nuovo sistema introdotto dal decreto n. 681 prevede (...) la collocazione dei singoli ippodromi in 'ruoli', sulla base di 3 parametri fondamentali (impiantistica, attrattività e affidabilità patrimoniale e capacità gestionale, si veda l'art. 9 del decreto medesimo). Il ruolo 'costituisce sistema dinamico all'interno del quale la verifica dei requisiti ai fini della permanenza nella categoria attribuita, ovvero per il passaggio ad altra categoria, è operata annualmente entro il 31 gennaio'; il ruolo garantisce, pertanto, un controllo sistematico circa le 'performance' (declinate nei citati tre parametri) dei singoli ippodromi, con un monitoraggio costante delle prestazioni degli ippodromi medesimi, atto a garantire che le sovvenzioni (effettuate con fondi pubblici) siano giustificate dalla qualità del servizio (pubblico) reso; il nuovo sistema dei criteri di classificazione degli ippodromi introdotto dal decreto n. 681 del 2016 è dunque, per stessa ammissione dei redattori del decreto medesimo, strumentale a rendere coerente il sistema delle sovvenzioni al quadro definito dal Consiglio di Stato nel citato parere n. 3951 (nonché a garantire un controllo e un monitoraggio costanti e certamente più incisivi di quelli vigenti in relazione al modello Deloitte); il che implica, ovviamente, che il precedente sistema non sia, di fatto, in linea con il parere in parola e, dunque, che i parametri ivi definiti siano erronei o comunque non in grado di determinare una proporzionalità esatta e coerente fra contributo ricevuto e servizio reso dai singoli ippodromi".

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