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Baretta: 'Riordino giochi, accordo entro ottobre, poi decreto e Stabilità'

06 ottobre 2016 - 08:39

Il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta illustra a Radiorai la strategia del Governo in materia di riordino dei giochi. 

Scritto da Redazione
Baretta: 'Riordino giochi, accordo entro ottobre, poi decreto e Stabilità'

 

"Abbiamo constatato che c'è stato un eccesso di offerta. Si può giocare dapperutto quindi abbiamo deciso di ridurre almeno del 30 percento il numero delle slot nei locali pubblici, a cominciare da bar e tabacchi, entro il 2017, riducendo sia il numero delle macchine presenti sia il numero dei punti gioco. Lo attueremo con i provvedimenti che prenderemo nella prossima legge di Bilancio". Lo ribadisce il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, intervenuto alla trasmissione 'La Radio ne parla' di Radio Rai Uno in materia di riordino dei giochi.

 

In parallelo "abbiamo previsto un'intensificazione dei controlli coinvolgendo polizia locale nel controllo del territorio e con l'utilizzo del'articolo 88 del Tulps per cui locali che offrono gioco devono sottostare a particolari controlli, come se fosse una sala, fosse anche una lavanderia. Vale anche per i 71mila bar che hanno installato apparecchi".

 

Baretta poi interviene anche sul 'caso' della sponsorizzazione della Nazionale di calcio da parte di un sito di scommesse. "Per me è inopportuno quanto avvenuto, in un momento in cui Governo sta mettendo mano al riordino del settore. Risponderemo alle interogazioni che verranno presentate in merito", prosegue il sottosegretario.
 
Baretta infine da i tempi della realizzazione del riordino. "Entro il 20-25 di ottobre è previsto l'incontro decisivo con gli enti locali in sede di Conferenza unificata Stato Regioni e il raggiungimento dell'accordo. Poi ci sarà il decreto del ministero e l'inserimento di norme specifiche nella legge di Stabilità per attuare la prevista riduzione degli apparecchi nei locali pubblici entro il 2017".
 
A offrire il punto di vista degli esercenti è Aldo Maria Cursano, vicepresidente della Fipe. "I pubblici esercizi devono essere i luoghi della socialità e non del vizio. E' chiaro però che se taluni per sostenibilità scelgono legittitimamente e in modo autorizzato di svolgere quella funzione non può essere criminalizzato. Il fenomeno quindi va affrontato nella misura in cui è legale. Siamo pronti a riaffermare certi valori ma bisogna pensare che la materia non va governata solo ricollocando il gioco in sale separate, ma bisogna affrontare il gioco patologico a tutto tondo, come un fenomeno sociale, a fondo". 
 

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