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Sanatoria agevolata slot: sei concessionari pronti al sì, ecco l’incasso per lo Stato

16 ottobre 2013 - 08:08

Intervenuto ieri nell’Aula della Camera, dove anche oggi prosegue il voto degli emendamenti al disegno di legge di conversione del decreto Imu, il sottosegretario Baretta ha definito ‘alta’ l’adesione alla sanatoria agevolata da parte dei concessionari slot. Concessionari che, grazie all’emendamento governativo approvato ieri, pagheranno ora, se decideranno di aderire, il 20 percento della sanzione e non più il 25 percento.

Scritto da Anna Maria Rengo
Sanatoria agevolata slot: sei concessionari pronti al sì, ecco l’incasso per lo Stato

 

LE STIME DI INCASSO - Secondo quanto apprende Gioconews.it, a oggi sono sei i concessionari che hanno deciso di aderire alla sanatoria, che di fatto estingue il giudizio in corso: Gtech (che lo ha annunciato pubblicamente proprio ieri), Sisal, Cirsa, Cogetech, Snai, Gamenet. Per gli altri, se non ci ripenseranno, resta la strada dell’appello ed, eventualmente, del ricorso alla corte di giustizia europea. Ma quanto andrà a incassare lo Stato dai sei concessionari, anche alla luce della riformulazione dell’articolo 14 che ci si appresta a fare con il ‘sì’ all’emendamento governativo? Per Gtech la somma si aggirerebbe sui 20 milioni di euro, per Sisal sui 48,8 milioni, per Cirsa sui 24 milioni, per Cogetech sui 51,2 milioni, per Snai sui 42 milioni e infine per Gamenet sui 47,2 milioni. In totale, si tratta di 233,2 milioni di euro.

 

GLI ORDINI DEL GIORNO ACCOLTI – Sempre in materia di sanatoria, il governo ha espresso parere positivo su due ordini del giorno. Con il primo, alcuni deputati del Movimento 5 stelle che invitano il Governo a garantire che la data entro la quale effettuare "il versamento della somma dovuta, sia una data effettiva e non soggetta a proroghe di alcun tipo. Accolto anche l’ordine del giorno dei deputati Sel, i quali chiedono al Governo di "valutare l’ipotesi di adottare tutte le necessarie iniziative, anche di carattere normativo, volte a prevedere l’aumento dei costi dei canoni di concessione per l’attivazione e gestione operativa delle reti telematiche degli apparecchi di gioco e ad incrementare l’aliquota del prelievo erariale unico sui giochi".

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