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Padoan: "Fondo per gioco patologico da risorse del settore"

28 febbraio 2014 - 08:22

Il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, con riferimento alle modifiche apportate all’articolo 14, comma 2, lettera v), della Delega Fiscale, secondo cui la dotazione del fondo finalizzato prioritariamente al contrasto al gioco d’azzardo patologico è determinata annualmente con la legge di stabilità, fa presente che è “ipotizzabile una destinazione di risorse al fondo stesso con la predetta legge, a valere su quota parte delle risorse erariali derivanti dai giochi pubblici, sulla base della stima aggiornata del maggior gettito recato dalle misure adottate in materia di giochi e comunque secondo criteri di prudenzialità”. Segnala che, in ogni caso, “elementi definitivi circa la modalità di finanziamento del fondo in parola potranno essere forniti solo a seguito dell’adozione del decreto legislativo in materia, di cui all’articolo 1 del provvedimento in esame, che comunque potrà avere corso soltanto nel rispetto dei vincoli finanziari enunciati all’articolo 16”.

Scritto da Sara
Padoan: "Fondo per gioco patologico da risorse del settore"

 

IPPICA - Con riguardo alle modifiche apportate dal Senato all’articolo 14, comma 2, Padoan fa presente che “la previsione secondo cui il concorso statale finalizzato all’istituzione e al funzionamento della Lega ippica italiana sarà assicurato a valere su quota parte delle disponibilità del fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico di cui al numero 2) della stessa lettera ff), si limita ad esplicitare modalità di finanziamento comunque già sottese nel testo approvato in prima lettura dalla Camera. In proposito, con specifico riferimento all’istituzione della Lega ippica italiana, assicura che la stessa non comporterà in alcun modo la riproposizione di organismi oramai definitivamente soppressi, quale, ad esempio, l’Unire, e che la predetta Lega acquisirà comunque nel corso dei prossimi anni una piena autosufficienza dal punto di vista finanziario, dal momento che contributi erariali decrescenti saranno ad essa destinati solamente fino al 2017 per sostenere la fase di transizione al nuovo regime. Infine, quanto ai chiarimenti richiesti circa l’eventualità dell’inclusione della Lega ippica italiana nel settore della pubblica amministrazione, evidenzia che, al momento, non si dispone di elementi sufficienti per poterla ponderare e che una valutazione esaustiva di tali profili potrà aver luogo a seguito dell’adozione del relativo decreto legislativo, anche alla luce di quanto verrà esplicitato circa il contributo pubblico previsto a favore di detto organismo, e dovrà comunque essere rimessa alla specifica competenza dell’Istat”.

 

Il relatore della V commissione della Camera, Giampaolo Galli, formula quindi una proposta di parere, accolta dal ministro dell’Economia, secondo cui “l’eventuale inclusione della Lega ippica italiana nel perimetro delle amministrazioni pubbliche sarà stabilito dall’ISTAT, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge n. 196 del 2009, solo successivamente all’adozione del decreto legislativo con il quale saranno definite le modalità di istituzione e di funzionamento del suddetto organismo”.

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