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De Filippo (sott. Salute): "Su ticket redemption schema di decreto del Mef in fase avanzata"

07 marzo 2014 - 11:03

“La stessa legge ha istituito l'Osservatorio nazionale per il Gap presso l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, che si è insediato nel marzo del 2013 e nello stesso anno ha emanato, su proposta del Dipartimento per le politiche antidroga, il Piano nazionale sul Gap, il ‘Pan Gap’, che ha il compito di valutare le misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave.

Scritto da Sm
De Filippo (sott. Salute): "Su ticket redemption schema di decreto del Mef in fase avanzata"

Il Piano di azione nazionale sul gioco d'azzardo patologico si articola in una serie di azioni di prevenzione ritenute efficaci in base alle evidenze scientifiche e alle condizioni critiche rilevate nel nostro Paese: è uno strumento di programmazione generale indispensabile per poter coordinare gli interventi su tutto il territorio nazionale e indirizzare in maniera più sostenibile le varie progettualità che possono essere messe in campo dalle organizzazioni operanti nel settore; mi riferisco alle amministrazioni centrali, alle amministrazioni regionali e delle province autonome, ai comuni, alle organizzazioni del privato sociale accreditato, dell'industria dell'intrattenimento e della ricerca. L'obiettivo è creare una base semantica comune e una serie di indirizzi utili, ai quali ogni ente od organizzazione, ciascuno per la propria competenza e responsabilità, può far riferimento per sviluppare azioni e progetti finalizzati”.

 

È quanto afferma il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo chiamato a rispondere oggi in Aula della Camera all’interpellanza urgente dei deputati Pd in materia di app di gioco e ticket redemption.

Il Pan Gap “prevede alcune azioni prioritarie di prevenzione, tra le quali si citano: la realizzazione di help line telefoniche per ogni regione (coordinate da un network nazionale); la preparazione e divulgazione di materiali informativi di base (poster permanenti, dépliant, quaderni interattivi per minori, roll up di prevenzione, vele informative, kit di prevenzione in formato digitale), scientificamente accreditati per vari settori, sia nelle scuole, sia nelle associazioni; la definizione e l'applicazione di indicazioni utili per ridurre l'impatto pubblicitario incentivante il gioco sulla popolazione vulnerabile e l'accessibilità alle slot machine e alle altre forme di scommesse e di lotterie; la promozione di azioni di prevenzione su Internet e social networks: l'attuazione e la promozione di campagne informative su Internet e concorsi creativi rivolti ai giovani attraverso social networks, siti specifici ed applicazioni ad hoc per smartphone; il riorientamento degli sportelli già esistenti, ove opera uno psicologo o un altro operatore esperto nelle dipendenze, anche per le problematiche legate al Gap, al fine di attivare programmi di tutela delle persone vulnerabili.

Per gli aspetti di propria competenza, invece, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha segnalato, riguardo ai programmi di gioco resi disponibili attraverso smartphone e tablet che imitano il funzionamento delle slot machine, che si tratta di forme di intrattenimento le quali non danno – secondo l'Agenzia delle dogane e dei monopoli – in alcun modo diritto a vincite in denaro e che sono rese disponibili a livello mondiale attraverso la rete Internet da operatori dislocati in un qualsiasi punto del globo. Queste forme di gioco rientrano nella più ampia categoria dei cosiddetti social games, il cui scopo non è quello di rendere possibili vincite di denaro, e che sono resi disponibili attraverso i social networks. Pertanto, la materia riguardante tali giochi è al momento estranea a quella del gioco pubblico tradizionale. Il gioco viene reso disponibile gratuitamente attraverso una app e sui social networks. Per poter progredire più rapidamente nel gioco, oppure per continuare nel gioco dopo un periodo di tempo, o infine per acquisire crediti aggiuntivi, è richiesto un pagamento, da Pag. 32effettuarsi in genere attraverso una carta di credito. Poiché i social games, come detto, non prevedono vincite in denaro, ma al più il conseguimento di punti utili per migliorare la posizione del giocatore nella classifica degli amici del social network oppure di crediti aggiuntivi utili per prolungare la durata del gioco, la loro disciplina è estranea a quella coperta dalla riserva statale in materia di gioco pubblico”.

 

LE REDEMPTION - Quanto agli apparecchi cosiddetti ticket redemption, che sono stati citati dall'interpellante, “essi sono apparecchi di gioco senza vincite in denaro contante, ma con la possibilità, in caso di conseguimento di risultati di volta in volta utili, a seconda della tipologia di apparecchi, di poter conseguire, alla fine della partita, un certo numero di biglietti, di tagliandi o di coupon idonei a poter ritirare, solo presso il gestore dell'esercizio dove l'apparecchio opera, premi consistenti in genere in oggettistica di modico valore. Fino a qualche tempo fa questa realtà di gioco non era presa in considerazione dalla normativa. Con l'articolo 1, comma 475, lett. b), della legge n. 228 del 2012, cosiddetta legge di stabilità per il 2013, il nostro ordinamento ha inteso per la prima volta prendere in considerazione queste tipologie di apparecchi, affinché, con apposito decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, fosse stabilita una disciplina giuridica sia dal punto di vista amministrativo sia e soprattutto dal punto di vista delle regole tecniche di produzione e di importazione degli apparecchi in questione. Lo schema di decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, per la cui approvazione sarà necessario il conseguimento del parere da parte delle Commissioni parlamentari, è in fase di avanzata predisposizione. Le difficoltà redazionali sono consistite nella inevitabile mappatura di tutte le diverse tipologie di apparecchi delle specie già da tempo esistenti sul mercato e, comunque, come è evidente, in continua evoluzione, difficoltà rese, tra l'altro, maggiori dalla necessità di individuare quali tra tali tipologie possano plausibilmente reputarsi rischiose, in considerazione del fatto che il loro impiego è stato diretto ad un pubblico giovane, se non addirittura di minore età, e in funzione delle forme e delle modalità di gioco con le stesse praticabili. Il citato decreto del Ministro dell'economia e delle finanze riguarderà anche gli apparecchi di gioco senza vincite in denaro e senza erogazione di biglietti, tagliandi e coupon. Concludo segnalando che, alla luce delle disposizioni recate proprio in materia dal decreto-legge cosiddetto Balduzzi – che abbiamo citato – e in vista sia dell'esercizio della delega in materia fiscale, da poco approvata, che dei lavori della competente Commissione affari sociali in sede referente (A.C. 101), la problematica in esame potrà essere ulteriormente approfondita al fine della definizione dei vari aspetti che la caratterizzano. Proveremo a rispondere anche in quella sede alle preoccupazioni degli interpellanti per approfondire ulteriormente azioni nuove su queste nuove tecnologie che sono state qui indicate ed esposte”, conclude.

 

Lorenzo Basso (Pd) risponde: “Sono soddisfatto per la risposta precisa e dettagliata ed esprimo soprattutto soddisfazione per l'impegno preso dal sottosegretario di prendere in esame anche queste nuove forme di giochi, che, pur non essendo classificabili come giochi d'azzardo, inducono comportamenti che possono avvicinare i minori e portarli vicino al gioco d'azzardo. In particolare, mi preme sottolineare come, nell'approvazione dell'articolo 14 della delega fiscale, il Governo abbia accolto un ordine del giorno da me presentato insieme a colleghi di tutte le forze politiche – questo è anche un tema che vorrei sottolineare all'attenzione del Governo – perché c’è una sensibilità comune e trasversale a tutte le forze politiche. In questo ordine del giorno c’è l'impegno del Governo, in sede di attuazione della legge delega, a prendere in considerazione ogni provvedimento opportuno per limitare la diffusione dei giochi rivolti ai minori, anche quelli che erogano vincite di qualsiasi natura, anche quelle diverse dal denaro. Vorrei anche utilizzare questa occasione per fare una richiesta: il Governo ha dodici mesi di tempo per poter attuare la delega fiscale in tutti i suoi articoli. Come rappresentante anche dell'intergruppo contro il gioco d'azzardo, chiedo al Governo di prendere in esame la possibilità che – per quanto riguarda l'articolo 14, quello quindi che potrebbe dare a questo Paese per la prima volta un testo unico delle disposizioni sui giochi – questo testo venga realizzato entro sei mesi Pag. 34e non dodici mesi. Questo permetterebbe di poter realizzare, poi, le disposizioni previste dal testo unico già a partire dal 1o gennaio 2015. Sarebbe un segnale forte che potrebbe, in qualche modo, riuscire a dare anche un segnale di cambiamento rispetto al ritardo accumulato dalla politica, dal Parlamento e dai Governi precedenti rispetto a questa tematica. Ringrazio, comunque, il sottosegretario e, come interpellanti e anche come intergruppo contro il gioco d'azzardo, continueremo a monitorare quello che il Governo oggi ha dichiarato per sollecitare che tutto venga effettuato nei tempi più rapidi possibili, poiché il disagio e il dramma sociale che l'azzardo sta producendo in questo Paese sta manifestando una grande richiesta da parte della politica di un intervento urgente”.

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