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Beccalossi: “Cantù, sentenza su distanza luoghi sensibili sia modello”

07 marzo 2014 - 14:09

La nostra legge contro la ludopatia ha prodotto un primo effetto importante e concreto contro il dilagare di questa piaga sociale. Lo attesta il Tar della Lombardia, citando il nostro provvedimento, per confermare il diniego del Comune di Cantù, in provincia di Como, alla richiesta di un privato intenzionato a installare delle slot in un locale situato vicino a una scuola. Una decisione che va nella direzione della normativa fortemente voluta dal presidente Maroni e dell'intera Giunta.

Scritto da Redazione
Beccalossi: “Cantù, sentenza su distanza luoghi sensibili sia modello”

 

SENTENZA DEL TAR - Lo ha detto l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, team leader per la Giunta sul tema del contrasto al gioco d'azzardo patologico, commentando la sentenza del Tribunale amministrativo regionale, che ieri si è pronunciato in merito al ricorso del titolare di una tabaccheria proprio citando la legge di Regione Lombardia, che fissa in 500 metri la distanza da luoghi sensibili, per consentire l'installazione di macchinette automatiche per il gioco.

 

DEVE PREVALERE TUTELA SALUTE - "I giudici - ha continuato Viviana Beccalossi - confermano che, tra l'interesse economico di un singolo e la tutela della salute pubblica, deve prevalere quest'ultima. È proprio quanto ha coraggiosamente sostenuto Regione Lombardia, promuovendo la sua legge, pur sapendo che lo Stato, grazie al dilagare del gioco, è il primo beneficiario di lauti incassi".

 

SENTENZA TAR SIA PUNTO DI RIFERIMENTO - "L'augurio - ha concluso l'assessore Beccalossi - è che questa sentenza rappresenti un precedente e diventi un punto di riferimento anche per altri casi di questa natura. L'ho detto ieri e lo ribadisco oggi: uno Stato civile non può pensare di far quadrare il proprio bilancio sulle debolezze dei propri cittadini. Bene, dunque, la sentenza del Tar della Lombardia".

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