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Regione Umbria, unificate le proposte di legge sul Gap

08 luglio 2014 - 07:24

Prende forma la futura legge sul contrasto al gioco patologico dell'Umbria. La commissione regionale alla Sanità e servizi sociali ha infatti unificato le tre proposte di legge di iniziativa consiliare, presentare da Monacelli (Udc), Dottorini (Idv) e dai consiglieri Zaffini, De Sio, Lignani Marchesani (Fd'I), Mantovani, Monni e Rosi (Ncd), il disegno di legge della Giunta regionale e, in ultimo, una serie di osservazioniprovenienti dall'associazione Libera, prese in considerazione per la stesura del testo finale da mandare in Aula.

Scritto da Redazione GiocoNews
Regione Umbria, unificate le proposte di legge sul Gap

 

 

Unico problema non ancora risolto - si legge in una nota della Regione - " è il dettaglio relativo alle risorse da impiegare: le proposte di legge non sono correlate da una documentazione dalla quale si evinca la quantificazione degli oneri recati dalle varie
disposizioni e delle relative coperture".


LE FINALITÀ DELLA LEGGE che la Regione si appresta a varare sono: la promozione dell'accesso consapevole e misurato al gioco, per prevenire l'insorgere e la diffusione dei fenomeni di dipendenza, e il contrasto al gioco patologico, comprendendo il trattamento terapeutico e il recupero sociale delle persone che ne sono affette ed il supporto alle loro famiglie. Vengono inoltre stabilite misure volte a contenere l'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco sulla sicurezza urbana, sulla viabilità, sull'inquinamento acustico e sul governo del territorio.

 

RETE DI SOGGETTI - In questo contesto divengono attori fondamentali anche i Comuni e le aziende sanitarie, così come viene riconosciuto un ruolo attivo alle associazioni di
promozione sociale, alle cooperative sociali, alle associazioni di rappresentanza delle imprese e degli operatori di settore e alle istituzioni scolastiche. Per quanto riguarda i controlli, gli altri attori fondamentali saranno forze dell'ordine e polizia, con specifici protocolli operativi congiunti.

 

NUMERO VERDE - Sarà istituito un numero verde regionale per le segnalazioni e le richieste di aiuto e per fornire un primo servizio di ascolto, assistenza e consulenza per l'orientamento ai servizi competenti. I riferimenti del numero verde dovranno essere affissi su ogni apparecchio per il gioco lecito e nei locali con offerta del gioco. La Regione promuove anche dei gruppi di auto-aiuto per le persone affette da gioco patologico e i loro familiari.

 

MARCHIO REGIONALE 'NO SLOT'-  Sono previsti la concessione del marchio 'No slot' e incentivazioni che prevedono la riduzione dell'aliquota Irap per gli esercizi che rimuoveranno o sceglieranno di non installare apparecchi per il gioco lecito.

 

DISTANZE  E PUBBLICITA' - I locali dove si trovano apparecchi per il gioco lecito dovranno essere di almeno 500 metri da scuole, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito socio-sanitario e centri di aggregazione giovanile. Sarà vietata qualsiasi pubblicità relativa all'apertura e all'esercizio di sale giochi. Sono previste sanzioni da 5mila a 15mila euro, nonché chiusura delle sale da gioco o sigilli agli apparecchi per chi non rispettasse le misure dettate.

 

LA FORMAZIONE - Prevista altresì la formazione di operatori sociali e sociosanitari, per quelli delle associazioni di consumatori e utenti, per gli educatori delle scuole e dei centri di aggregazione giovanile, oltre che per i gestori di sale da gioco e per il personale, allo scopo di prevenire gli eccessi del gioco, in particolare attraverso il riconoscimento delle situazioni di rischio e delle loro dinamiche.

 

CONTRIBUTI AD ASSOCIAZIONI E COOPERATIVE SOCIALI - La Regione potrà concedere contributi ai soggetti  che si occupano delle problematiche correlate al gioco allo scopo di finanziare progetti integrati con i servizi socio-sanitari territoriali o progetti promossi dalla Regione stessa, disciplinando con proprio atto le modalità di assegnazione dei contributi ed il monitoraggio sull'attuazione dei progetti finanziati.
Fino alla definitiva introduzione nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) delle prestazioni relative al gioco patologico, la Regione promuoverà lo svolgimento, da parte delle aziende sanitarie locali di iniziative, anche a carattere sperimentale, nei confronti di persone affette da dipendenza da Gap e patologie correlate.

 

LE PROPOSTE  DI LIBERA - Come detto, accanto alle disposizioni di legge elencate, ci sono alcune proposte provenienti dall'associazione Libera, che partecipa al percorso dell'Osservatorio regionale sulle infiltrazioni mafiose e l'illegalità, e suggerisce di coinvolgere Regione e Comitati per l'ordine e la sicurezza coordinati dai prefetti, di pianificare interventi da parte delle forze dell'ordine per la prevenzione e il controllo, anche in relazione ai pericoli di infiltrazione delle organizzazioni criminali. Libera chiede anche il divieto di ingresso per i minori negli spazi in cui vengono collocate le slot machines e l'installazione di supporti per il controllo anagrafico, avvalendosi della tessera sanitaria.

 

BUCONI: "INSERIRE NORMA FINANZIARIA" -  Al termine della discussione, il presidente della Commissione, Massimo Buconi, ha inoltrato richiesta alla Giunta regionale di inserire nella proposta ciò che ancora manca, ovvero il dettaglio della norma finanziaria che supporta la legge e che solo la Giunta può stabilire, con l'invito a
prendere in considerazione anche le richieste pervenute dall'associazione Libera.

 

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