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Terni, Confconsumatori e M5s chiedono osservatorio, distanziometro e sgravi fiscali no slot

16 settembre 2014 - 10:07

Anche Terni, dopo Trevi e in attesa dell'approvazione della legge regionale, chiede un'intervento dell'amministrazione comunale in materia di contrasto al gioco patologico. Una doppia richiesta, presentata dalla ConfConsumatori e dal Movimento Cinque stelle, che illustrano a Gioconews.it le loro proposte.

Scritto da Redazione GiocoNews
Terni, Confconsumatori e M5s chiedono osservatorio, distanziometro e sgravi fiscali no slot

 


LA PROPOSTA DEI CINQUE STELLE - I primi a muoversi in questo senso, almeno in ordine temporale, sono stati i grillini, che in occasione della presentazione delle linee programmatiche del sindaco Leopoldo Di Girolamo - rieletto a maggio - avevano chiesto l'inserimento di norme ad hoc. "Per prevenire la diffusione del gioco patologico - ricorda il consigliere Valentina Pococacio - abbiamo proposto di prevedere nei regolamenti comunali il divieto di installare slot machine a a 500 metri di distanza da scuole, asili, oratori luoghi ad alta frequentazione giovanile, insieme ad azioni di monitoraggio dell'incidenza di questo fenomeno nella popolazione e campagne di informazione attraverso i servizi socio sanitari. Ma il sindaco non ha preso in considerazione il nostro emendamento: è nostra intezione riproporlo in consiglio comunale come atto di indirizzo, nelle prossime settimane".

 

OSSERVATORIO E SGRAVI PER LA CONFCONSUMATORI - Entro dicembre, intanto, Terni dovrebbe avere un suo osservatorio sul gioco patologico. Lo assicura Antonio De Angelis, presidente della sede locale di ConfConsumatori. "La nostra idea è frutto di una verifica a campione fatta sui bar e sulle tabaccherie della città che ha evidenziato la presenza di apparecchi nel 70% di questi esercizi: una percentuale altissima, che sicuramente è al di sopra della media nazionale. Da qui, l'intenzione di allestire un osservatorio che unisca dati forniti dal Comune, dall'Asl e altri raccolti da noi, per avere un quadro completo del fenomeno". Ma la ConfConsumatori chiede anche un'azione politica, con l'introduzione di un distanziometro di 500 metri e di premialità per gli esercizi che non installano slot: "Pensiamo ad uno sconto sulla tassa di occupazione del suolo pubblico per i locali 'virtuosi' e al divieto di concessione del patrimonio comunale quanti invece lo fanno".

 

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