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Senato: sì a mozione Pd per gratuità Pos a tabaccai

28 novembre 2014 - 09:09

L’Aula del Senato ha approvato una mozione presentata dal Pd tesa “ad assicurare un abbattimento dei costi fissi del terminale Pos, eventualmente anche mediante forme di defiscalizzazione che contemplino il riconoscimento di un credito d’imposta; ad assumere iniziative per prevedere la completa gratuità, per ulteriori 12 mesi, delle transazioni effettuate presso le rivendite di giornali e presso le rivendite di tabacchi per servizi prestati dalle stesse, per conto dello Stato, all’utenza, in attesa della completa abrogazione della commissione applicata”.

Scritto da Sm
Senato: sì a mozione Pd per gratuità Pos a tabaccai

 

L'INTRODUZIONE DEI GIOCHI - Nella mozione si sottolinea che “un’altra categoria che si oppone all’applicazione della commissione sulle transazioni è quella dei tabaccai, che, negli anni, accanto alla distribuzione e vendita dei prodotti da fumo e alla rivendita di valori bollati e postali, si sono visti attribuire l’erogazione, attraverso i circuiti ‘Lottomatica’ e ‘Sisal’, di molti servizi di pubblica utilità, quali l’attività di certificazione e riscossione di tributi locali, tasse automobilistiche, o di pagamento di multe, canoni e bollette, e la funzione di raccolta di giochi come lotto, superenalotto e lotterie istantanee, il tutto a fronte di ‘aggi’ fissi e predeterminati, in percentuale, rispetto ai volumi conseguiti; tale evoluzione ha fatto sì che le tabaccherie assumessero sempre più un valore ad alto contenuto sociale ma, al contempo, gli incassi giornalieri ed i beni presenti all’interno dei locali, che costituiscono dei veri e propri valori (tabacchi, ricariche telefoniche, tagliandi delle lotterie, e altro), hanno reso le rivendite di generi di monopolio una delle categorie maggiormente esposte agli attacchi della criminalità: l’ultimo ‘Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria’ dell’Ossif, centro di ricerca dell’Abi sulla sicurezza anticrimine, segnala infatti una recrudescenza delle rapine in tabaccheria con un andamento annuo costante pari a un aumento del 5,9 per cento; a tale ultimo riguardo occorre evidenziare inoltre come oltre il 90 percento del denaro che transita nelle tabaccherie deve essere riversato allo Stato o ai concessionari: per questo motivo il singolo rivenditore vittima delle attenzioni della criminalità paga in prima persona i danni subiti; per le stesse ragioni, anche tale categoria ha espresso il suo malcontento, poiché, in ragione di un obbligo ad esercitare una funzione pubblica impostole per legge, rischia di subire un danno derivante da un calo di redditività, soprattutto quando il margine di guadagno dell’operazione di pagamento e` inferiore a quello del costo medio da sostenere per la transazione elettronica: in tale contesto la categoria minaccia soprattutto di uscire dal mercato, rifiutandosi di offrire, nello specifico, alcuni servizi di pagamento all’utenza”.

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