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Stabilità, Servizio Bilancio Senato preoccupato da rischio illegalità derivante da aumento Preu

04 dicembre 2014 - 08:50

La nota di lettura che il Servizio Bilancio del Senato dà della legge di Stabilità 2015 all’esame della quinta commissione, contiene numerose osservazioni per quanto riguarda le norme sul gioco, contenute sia nel primo che nel terzo articolo, evidenziando in particolare come dal previsto aumento del Preu su slot e Vlt potrebbe derivare anche una maggiore illegalità.

Scritto da Amr
Stabilità, Servizio Bilancio Senato preoccupato da rischio illegalità derivante da aumento Preu

 

IL CONTRASTO ALLA LUDOPATIA – Per quanto riguarda il comma 102 dell’articolo 1, titolato ‘Contrasto alla ludopatia’, e che prevede tra l’altro che “una quota pari a 50 milioni di euro sia annualmente destinata alla cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo”, il Servizio Bilancio osserva che, “atteso che le disposizioni in esame introducono una nuova finalizzazione, configurata come obbligatoria, nell’ambito delle risorse destinate al finanziamento del Ssn senza incrementare le risorse ad esso destinate, andrebbe assicurata la compatibilità di tale finalità aggiuntiva con l’equilibrio finanziario complessivo del Ssn”.

 

 

LE NORME SUI GIOCHI – Ma è soprattutto sulle norme sui giochi contenute nei commi da 21 a 26 dell’articolo 3 che si concentrano le perplessità del Servizio Bilancio.

Il comma 22, ricorda la nota, interviene in relazione agli apparecchi e congegni da gioco denominati newslot (Awp) e videolottery (Vlt), aumentando, a decorrere dal 1° aprile 2015, il prelievo unico erariale (Preu) e fissandolo rispettivamente al 17 per cento e 9 per cento e riducendo il payout, individuato nella misura rispettivamente del 70 per cento e dell'81 per cento.

La relazione tecnica associa ai commi in esame, complessivamente, un maggior gettito pari a 900 milioni di ero in ragione di anno, senza considerare gli importi che potranno essere acquisiti in seguito all'applicazione delle sanzioni previste.

 

GLI EFFETTI FINANZIARI - Al riguardo, il Servizio Bilancio rileva che gli interventi suscettibili di implicare effetti finanziari sono di tre tipologie: tassazione di soggetti che operano senza la concessione statale, con effetto positivo stimato di 600 milioni annui; aumento del Preu e contestuale riduzione di payout, con effetto di maggior gettito atteso, ma non quantificato, per motivi prudenziali; rideterminazione del pagamento a carico dei soggetti non collegati alla rete statale di raccolta, con effetto positivo stimato di 300 milioni di euro.

 

L'INCERTEZZA SULL'ADESIONE - Per quanto concerne il primo tema, non è chiaro in quale misura la relazione tecnica faccia affidamento sull'adesione spontanea di un considerevole insieme di soggetti (circa 7.000) che attualmente esercitano l'offerta di gioco senza disporre di una concessione statale. Appare comunque quanto meno improbabile che si verifichi una piena adesione già dal primo esercizio. Non considera poi possibili variazioni in diminuzione della platea dei soggetti interessati nel tempo. La previsione del gettito atteso appare dunque eccessivamente ottimistica, soprattutto con riferimento al primo anno di vigenza della norma, e non calibrata rispetto ad un ragionevole assestamento del tempo. Il maggior gettito di 600 milioni annui derivante dal recupero a tassazione di un grande numero di soggetti che oggi ne sono di fatto esenti sembra rappresentare un traguardo ottimale al quale tendere a regime, piuttosto che un ammontare di gettito sul quale poter fare affidamento a partire dal primo esercizio di vigenza della disposizione in esame.

 

LE POSSIBILI MODIFICHE COMPORTAMENTALI DEL GIOCATORE - Con riferimento al secondo tema appare opportuno che il Governo chiarisca se e in che misura sia stata effettuata un'analisi di tipo dinamico, considerando vari profili legati all'eventualità che il considerevole aumento del Preu per le new slot e per le videolottery, unitamente alla riduzione del payout, possa ragionevolmente incidere, almeno in parte, non solo sui comportamenti dei giocatori rispetto alle scelte da preferire, ma anche su quelli dei vari componenti della filiera, che potrebbero decidere di ridurre ovvero interrompere la propria attività, in relazione al notevole cambiamento di elementi determinanti ai fini dei profitti attesi. Sotto tale profilo, non sembra da sottovalutare l'esistenza di tempi tecnici per procedere alla necessaria ricertificazione di nuovi giochi che siano strutturati sulla base dei nuovi payout. Nelle more di tale operazione, infatti, gli operatori che si troveranno a corrispondere all'erario la nuova aliquota di Preu (più elevata rispetto a quella vigente) in presenza dei payout che non sono ancora stati corrispondentemente ridotti potrebbero potenzialmente effettuare scelte (in termini di riduzione dell'attività e degli addetti tali da comportare ricadute negative sul gettito.

 

IL RISCHIO ILLEGALITA' - Rispetto al possibile effetto sostituzione da parte degli utenti, si evidenzia che esso potrebbe sia dare luogo alla scelta di giochi diversi nell'ambito di quelli disponibili nella legalità, sia incrementare l'attitudine a rivolgersi a mercati non legali. Non appare quindi trascurabile l'ipotesi che possano verificarsi effetti indesiderati con riferimento all'entità del gettito atteso, se esso viene calcolato, come parrebbe in Rt, sulla base di un approccio di tipo essenzialmente statico. Potrebbe dunque non essere sufficiente il non considerare – per motivi prudenziali, come si legge nella Rt – il maggior gettito atteso in relazione all'aumento del Preu ed alla riduzione del payout, in quanto non sembra potersi escludere che i comportamenti dei vari soggetti sui quali la norma produce importanti ricadute si rivelino tale da determinare una riduzione non indifferente del gettito attualmente riveniente dalle tipologie di gioco in esame.

Sotto altro profilo, si evidenziano le possibili ricadute finanziarie a carico del Servizio sanitario nazionale, in relazione alla gestione del fenomeno della ludopatia.

 

LE SLOT SCOLLEGATE - Si rileva infine che l'andamento della quantificazione degli effetti di gettito discendenti dall'applicazione del comma 23, cifrato in 300 milioni per ciascuno degli anni di riferimento, non sembra tenere conto del fatto che, dal punto di vista concettuale, il numero di apparecchi non regolarmente collegati alla rete statale dovrebbe tendere nel tempo a diminuire, in conseguenza delle disposizioni dissuasive introdotte con il testo in esame.

 

GLI ACCERTAMENTI - Non sembra, peraltro, che si sia tenuto conto del fatto che anche la legislazione vigente contempla specifiche attività di accertamento, anche se con basi imponibili presunte diverse; il maggior gettito andrebbe dunque calcolato per differenza e non già sulla base dell'intero importo forfetario ora stabilito in 1.500 euro giornalieri.

 

GETTITO NON VEROSIMILE - Nel complesso, sembra che ciascuna delle aree di intervento presenti rilevanti elementi di criticità, tali da rendere poco verosimile l'acquisizione del considerevole maggior gettito associato alle disposizioni – pari, si ricorda, a 900 milioni di euro – soprattutto con riferimento al primo anno di applicazione. In merito a quanto esposto appaiono necessari chiarimenti.

 

 MODIFICHE IN VISTA - I rilievi del Servizio Bilancio del Senato sembrano essere, oltre che importanti, oggetto di attenzione anche da parte del governo, che starebbe mettendo a punto un maxi emendamento sul gioco che rivedrebbe al ribasso le previsioni di entrate dalle norme previste nella Stabilità; da un miliardo a 300 milioni di euro "dalla filiera del gioco". 

 

I LAVORI DEL SENATO - Intanto, la Commissione Bilancio del Senato concluderà i propri lavori sulla legge di stabilità in tempo utile per poter riferire all’Assemblea nella seduta di martedì 16 dicembre. Lo prevede il calendario dei lavori dell’Aula delle prossime settimane. Le Commissioni permanenti dovranno trasmettere i propri rapporti alla Commissione Bilancio entro giovedì 11 dicembre. Gli emendamenti al ddl Bilancio per l’Aula dovranno essere presentati entro le 19 di lunedì 15 dicembre, mentre quelli alla legge di stabilità dovranno essere presentati entro le 14 di martedì 16 dicembre.

 

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