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AgiSco: “Stabilità, no a contributo obbligatorio per i punti vendita di gioco”

12 dicembre 2014 - 16:40

Con una nota, il presidente AgiSco Francesco Ginestra commenta l’emendamento (tuttora in fase di esame da parte della Commissione Bilancio) presentato dal senatore del Pd Raffaele Ranucci ((Pd) all’articolo 3 della legge di Stabilità 2015 e che se approvato in questa versione, introdurrà una tassa a carico dei singoli punti vendita che vendono giochi, stimata fino ad un massimo di 4.700,00 euro a negozio e di 3.000,00 a corner.

Scritto da Redazione
AgiSco: “Stabilità, no a contributo obbligatorio per i punti vendita di gioco”

“È evidente che il Governo, nella necessità di reperire maggiori entrate erariali, non sta tenendo in considerazione la già grave difficoltà che sta vivendo la Rete, che potrebbe non riuscire a far fronte a questo ulteriore costo inatteso e insostenibile per molti di noi, poiché andrebbe a colpire direttamente i piccoli e medi Concessionari indipendenti e i Gestori. Inoltre, per com’è formulato l’emendamento, c’è il rischio che possa essere sfruttato per diventare una sorta di 'sanatoria' per i punti di vendita che raccolgono gioco senza Concessione, unendo al danno che ci viene procurato, la beffa di vedere che chi ha lavorato in spregio delle leggi italiane possa essere definitivamente legittimato.

AgiSco ha già intrapreso tutte le vie possibili per tutelare le nostre imprese e fornirà aggiornamenti nel corso dell’Assemblea degli Associati prevista per il prossimo giovedì 18 dicembre presso la sede di Confcommercio a Roma, per la quale si rinnova l’invito a tutti gli Associati di essere presenti per discutere del futuro della nostra categoria. È evidente che, qualora questo provvedimento dovesse passare, sarà necessaria una reazione compatta di tutta la rete, per far sì che la situazione sia ripristinata in fase di attuazione dei decreti sui Giochi previsti dalla Delega Fiscale”. 

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